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Oggetto: Un saluto dalla Germania

Carissimi Andrea, Marco e Dario,
spero che col vostro blog tutto proceda bene.
Ieri (02.11.2022) ho scritto il mio primo resoconto mensile per il mese di ottobre 2022 e sono stata contenta di averlo fatto perché mi ha aiutato a godere un po’ del bicchiere mezzo pieno… 😀
E ora sono pronta per scrivere la mia ventesima guida. Ce la posso fare ad arrivare alle 100 guide qui sul blog…
Se vi state chiedendo perché proprio 100 guide qui sul blog, vi consiglio di leggere il resoconto che ho pubblicato ieri per il mese di ottobre.
E se vi state chiedendo di che cosa voglio parlare oggi, eccovi accontentati.
Nel mese di ottobre vi ho parlato di come mettere la table of contents, un menù a tendina e una barra di ricerca sul vostro sito. Oggi parliamo del checkout di vendita.
Vi spiegherò passo passo come creare un checkout con l’HTML, con Elementor e con WooCommerce.
Siete pronti? Si parte!
A presto
RE: Saluti dalla Germania

Ciao, Chiara!
Grazie mille per le tue notizie.
In questi giorni noi siamo a Doha, in Qatar, per vedere i mondiali di calcio. Quindi per quanto riguarda il nostro blog per ora non abbiamo più fatto nulla: siamo impegnati a fare foto e raccogliere quanto più materiale possibile per poi scrivere un nostro commento alle partite quando sono concluse.
L’HTML e il Javascript non sono semplici da imparare. Per fortuna però con Elementor tutto diventa più semplice…
Siamo molto contenti se ci fai vedere come accettare i pagamenti sul nostro sito web. Perché vedi… Poter consigliare prodotti come le scarpe da calcio, ecc. sul nostro blog è bello. Ma sarebbe ancora più bello poter vendere i nostri corsi di calcio per bambini direttamente online.
Tu quindi scrivi pure che noi, poi, quando torniamo dal Qatar ci mettiamo al lavoro per realizzarlo.
Per ora è tutto.
Buona giornata
Marco, Andrea e Dario.
Checkout di Vendita: 4 Modi per Crearlo
Carissimi Marco, Andrea e Dario,
esistono 3 modi per creare un checkout di vendita. Anzi. In realtà i modi per creare un checkout di vendita sul tuo sito web sono quattro. O almeno… Ce ne sono anche altri. Ma questi quattro sono quelli che mi vengono subito in mente.
Puoi farlo con il codice HTML.
Puoi farlo con Elementor.
Puoi usare il pulsante di PayPal / Stripe.
E puoi farlo con un plugin, come per esempio WooCommerce.
Il modo più semplice di tutti per crearlo è senza dubbio installare WooCommerce sul proprio sito. Quello che dovete fare è semplicemente installare e impostare il plugin di WooCommerce. Come? Ve lo faccio vedere in un prossimo articolo, Marco. Stay tuned.
Comunque dicevamo… il modo più semplice per creare un checkout sul tuo sito web è installare WooCommerce. Ma questo plugin ha delle limitazioni, che vedremo nel prossimo paragrafo.
In ogni caso, se vi state chiedendo quale – tra le opzioni che vi ho elencato più sopra – dovreste scegliere, la risposta è: in base alle vostre esigenze e al vostro budget.
Tre su quattro delle opzioni da me elencate sono gratuite o a costo molto ridotto.
Però quello che dovreste chiedervi è: quale delle quattro soluzioni qui sopra (HTML, Elementor, PayPal / Stripe, WooCommerce) è più funzionale per il mio progetto? Perché vedi, Marco… anche se talvolta è vero anche il contrario, non sempre ciò che è semplice e gratuito è la soluzione più adatta a quello che devi fare.
Qui di seguito quindi vi metto a confronto i pro e i contro di ciascuna delle soluzioni che vi ho presentato, in modo tale che possiate prendere le vostre decisioni in modo consapevole. Spero che vi siano utili.
Pro e Contro di Creare un Checkout con WooCommerce

Partiamo dal metodo più semplice, ovvero creare un checkout con WooCommerce.
Come vi dicevo, Andrea, quello che dovete fare è semplicemente andare nel backend del vostro sito web WordPress, entrare nella sezione “plugin” e poi installare e attivare WooCommerce.
Come installarlo correttamente?
In realtà è una cosa molto semplice. Perché una volta che hai installato WooCommerce parte la configurazione automatica del plugin. Quindi quello che dovete fare è semplicemente seguire quello che vi dice il plugin.
Una volta che è installato potete creare le schede prodotto, impostare i prezzi e decidere se accettare pagamenti con PayPal, con assegno o alla consegna. E installando delle apposite estensioni del plugin puoi accettare anche pagamenti con carta di credito, Apple Pay, Google Pay, Amazon Pay e simili.
Ma questo non è tutto. Perché con WooCommerce potrete avere sempre sotto controllo anche gli ordini dei vostri clienti e di gestire azioni di marketing come per esempio i buoni sconto. Quindi senz’altro è un buon modo per iniziare a vendere online.
Tuttavia, non è tutto oro ciò che luccica. Perché vedi, Andrea…
Anche se è gratuito, WooCommerce è pesante da installare. Quindi rischia di rallentare il vostro sito web, soprattutto se non avete un servizio di hosting adeguato al numero di persone che visitano il vostro shop online ogni giorno.
E poi comunque, come dice il nome stesso, è pensato per l’ecommerce. Quindi va bene se vendi dei prodotti fisici, come appunto le scarpe da calcio. Ma non va bene se vuoi vendere dei servizi. Per questo quindi vi sconsiglio di installare WooCommerce per vendere i corsi di calcio per bambini sul vostro blog.
In ogni caso, se vuoi sapere più nel dettaglio come funziona WooCommerce e vuoi avere una mia recensione di questo plugin, ti invito a leggere il seguente articolo, intitolato “WooCommerce: Davvero la Migliore Soluzione per il Tuo E-Commerce?“.
Ma ora passiamo alla prossima opzione, cioè creare un checkout con Elementor.
Pro e Contro di Creare un Checkout Con Elementor
Questa è – tra tutte le alternative qui sopra elencate – l’unica alternativa a pagamento.
Cosa?! Ci stai dicendo che anche creare un checkout con l’HTML è gratuito?
Beh, Dario… se hai voglia di cimentarti da solo nel codice e nella programmazione, puoi fartelo anche da solo a costo zero. Però poi chiaramente non ti devi lamentare che il risultato non è professionale.
Ma di questo ne parliamo ancora in un apposito paragrafo…
Comunque… Elementor è un site builder e tra le altre cose permette anche di creare un proprio checkout di pagamento con la versione a pagamento, Elementor Pro.
Pagando 49 EUR l’anno per un sito avrete quindi nelle mani uno strumento molto potente e flessibile.
Quindi se non l’avete ancora fatto, vi consiglio caldamente di affrettarvi ad acquistare Elementor. Per via del Black Friday ci saranno delle offerte interessanti sui loro piani a pagamento.
Clicca sul pulsante qui sotto per scoprire le offerte di Elementor.
Ma ora torniamo a noi…
Dicevamo, Dario…
Se avete già acquistato e installato Elementor, potete anche usare quello.
Avete infatti la possibilità di creare un modulo, come quello di contatto. E poi mettere il link a PayPal e Stripe, per accettare i pagamenti con carta di credito.
Questo metodo che ho appena descritto qui sopra non è consigliabile.
Perché vedi, Dario… A meno che tu non conosca un minimo i CSS, il rischio è quello di fare un checkout funzionante, ma molto brutto da vedersi. Si capirebbe che è un lavoro non professionale.
Quindi quello che vi consiglio di fare è usare i widget appositi.
Se vuoi aggiungere PayPal, usa questo widget qui sotto:

Mentre se vuoi aggiungere Stripe per accettare i pagamenti con carta di credito, utilizzi questo widget qui sotto.

In tal modo avrete un checkout pulito e professionale, senza che abbiate dovuto scrivere una linea di codice. E senza dover necessariamente installare WooCommerce sul vostro sito web.
A questo punto vi chiederete dove sono i contro di usare Elementor.
Ammetto che sono di parte perché sono un’affiliata di Elementor. E quindi se clicchi sui pulsanti verdi o sui link di colore verde di questo sito, io ottengo delle commissioni. Però detto onestamente… A livello puramente tecnico non ci sono controindicazioni.
Anzi, soprattutto se volete vendere dei servizi è un’ottima idea utilizzare il widget di Elementor.
Vi risparmiate di installare WooCommerce, che per voi sarebbe perfettamente inutile.
Sarebbe come acquistare una casa con 7 stanze per due persone che non hanno intenzione / possibilità di avere figli.
Se però vogliamo proprio trovare uno svantaggio nell’utilizzare il widget di Elementor, allora occorre dire che – a meno che voi non installiate anche WooCommerce – non ci sono widget per accettare pagamenti con Apple Pay o Google Pay.
Questo non è un problema, nella maggior parte dei casi. Ma se qualcuno volesse dare ai clienti la possibilità di pagare con questi due servizi senza dover installare ulteriori plugin, deve armarsi di un po’ di pazienza e aggiungerli tramite il codice.
È una cosa per utenti più avanzati, esattamente come le prossime alternative.
Quali?
I pulsanti di PayPal / Stripe aggiunti manualmente e creare un checkout da zero, col codice HTML.
Pro e Contro di Aggiungere Manualmente i Pulsanti di PayPal e Stripe

Prima che ci fosse Elementor con i suoi widget aggiungere i pulsanti di PayPal e Stripe era una questione molto tecnica.
Se volevi aggiungere il pulsante di PayPal, dovevi:
- andare nel tuo account da venditore di PayPal;
- creare il prodotto che volevi vendere;
- prendere il codice e inserirlo all’interno del tuo sito web.
E la stessa cosa la dovevi fare anche per Stripe.
Elementor ha quindi semplificato parecchio le cose, soprattutto per chi è proprio all’inizio e non ha esperienza con il codice HTML.
A questo punto vi chiederete: che senso ha ancora questo paragrafo, se hai appena detto che con Elementor posso fare tutto senza codice?
Lo scrivo più che altro per completezza dell’informazione. Perché è una cosa che è ancora possibile fare. Anche se ci sono alternative più comode.
Quindi, Marco… Se vuoi sapere a che pro installare il pulsante di PayPal / Stripe in questo modo, la risposta è: come il widget di Elementor, questo metodo ti permette di vendere i tuoi servizi senza dover creare un negozio online.
Ma allo stesso tempo è doveroso dire che si tratta di un metodo vecchio e che può essere complicato. Quindi davvero meglio non usarlo, a meno che decidiate di usare altri site builder e quello sia l’unico modo per installare i pulsanti di PayPal e Stripe.
Pro e Contro di Creare un Checkout con l'HTML

Veniamo ora ai pro e ai contro di usare il codice HTML per creare un checkout per il proprio sito web.
Senza dubbio il vantaggio più grosso dell’HTML è quello che ti permette di creare un checkout altamente personalizzato. E se ti occupi tu in prima persona di scrivere il codice, puoi farlo a costo zero, usando anche l’editor presente nel tuo computer.
Questo metodo presenta però degli svantaggi non da poco.
Parlo per esperienza, perché nei giorni scorsi mi sono messa lì con WebStorm, un programma professionale con cui scrivere codice HTML, e ho provato a scrivere da sola il codice di un checkout di vendita.
Ci sono riuscita, ma il risultato non è neanche lontanamente paragonabile ai checkout che puoi realizzare con i metodi sopra descritti.
Ma a parte questo, che è anche una questione di esperienza con i linguaggi di programmazione…
Il più grosso svantaggio del creare un checkout di vendita con il codice HTML è quello della sicurezza dei dati.
Perché vedi… se crei un checkout completamente custom, sul tuo sito vengono salvati anche i dati della carta di credito dei tuoi clienti. E quindi – nel caso di un attacco informatico – tu rischi di creare un danno a chi acquista sul tuo sito web, oltre a causare una fuga di dati.
È una responsabilità enorme, che rischia di non farti dormire la notte. Meglio evitare, a meno che tu non sia una grande azienda con degli standard di sicurezza elevati.
Se decidi di fare un checkout con l’HTML, lo fai quindi a tuo rischio e pericolo.
Ed è anche un tuo rischio e pericolo l’eventualità che tu spenda tanti soldi per assumere un web developer e poi non rientri nell’investimento perché nessuno dei tuoi clienti si fida ad usarlo.
Se ve lo consiglio?
Per usarlo seriamente no. Ma se avete voglia di imparare qualcosa, sicuramente provare a programmare un checkout di vendita può essere un buon esercizio.
Come Creare un Checkout per il Tuo Sito Web: Conclusione di Chiara Scanavino

Carissimi Marco, Andrea e Dario,
siamo arrivati alla conclusione di questa guida sul come creare un checkout per il vostro blog.
Non sono entrata troppo nei dettagli tecnici perché volevo innanzitutto fornirvi una panoramica dei metodi che esistono per creare un checkout di vendita.
Se cercate online, vedrete che il signor Google vi dirà che i modi per vendere online sono proprio tanti. E oltre questi quattro che ho descritto ce ne sono tanti altri.
Perché ho parlato proprio di come creare un checkout con WooCommerce, Elementor, aggiungendo manualmente i pulsanti di PayPal e Stripe e dell’HTML?
Perché sono i primissimi ad essermi venuti in mente mentre scrivevo l’articolo.
Perché sono quelli che io stessa ho sperimentato in prima persona.
E perché sono tra i più usati.
Capisco che per voi ora sia una cosa difficile poter decidere cosa fare in modo consapevole.
In ogni caso però ritorneremo ancora su questo argomento. Perché prossimamente farò dei tutorial per spiegare le funzionalità di WooCommerce, di come concretamente impostare il widget “Pulsante di PayPal” / “Pulsante di Stripe” di Elementor e di come aggiungere manualmente i pulsanti di PayPal e Stripe.
Di come creare un checkout con l’HTML non ci saranno guide ulteriori. Infatti, come abbiamo detto nel paragrafo precedente, è una cosa che fareste a vostro rischio e pericolo. Quindi non ne vale minimamente la pena parlarne.
Vi auguro una buona permanenza a Doha e buoni mondiali.
A presto
Chiara!! Ma non ti sei manco presentata in questa guida!!

Ma chi è che parla?!
Sono il signor Nessuno…
Nessuno? Non lo conosco…
Come osi disconoscermi, Chiara!! Io che sono stato anche oltre le colonne d’Ercole!
Personalmente non La conosco. Mi perdoni, signor Nessuno.
Comunque… Se Lei vuol sapere chi sono, può leggersi tranquillamente il mio primo articolo. Quello intitolato Chi è Chiara Scanavino?
Ok. Ma io voglio anche dei risultati…
E allora vada sul mio profilo LinkedIn.
Ma sono risultati vecchi… Io voglio essere aggiornato…
Allora legga i risultati del mese di ottobre 2022 su questo blog. Eccoli qui: Chiara Scanavino racconta i suoi risultati di ottobre 2022.
In ogni caso, adesso basta. Non abbiamo una relazione personale… Ci sono altre domande?
Beh, si, dottoressa Scanavino… due domande le avrei ancora…
Mi dica signor Nessuno…
Che cosa c’entra la foto che ha messo nel precedente paragrafo?
Beh, vede, signor Nessuno… Lei si è spinto oltre le colonne d’Ercole. E io non sono da meno… Si parlava di Doha, dove attualmente ci sono i mondiali di calcio… E siccome io ci sono stata, ho pensato di mettere una foto. Rappresenta quello che vedi quando entri nel porto di Doha, capitale del Qatar…
Ok. Capisco… Comunque… Che cosa dovrei fare io a questo punto?
Lo decida Lei, signor Nessuno…
Può…
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Può decidere se fare una delle quattro operazioni qui sopra o se farle tutte e quattro. Il Suo aiuto sarà davvero prezioso. La ringrazio in anticipo.
Buona giornata
Ah, dimenticavo, signor Nessuno.
Se ha delle domande non si faccia problemi a chiedere. Usi pure i commenti qui sotto.
Buona giornata
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