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Come Creare un'offerta Irresistibile: Video su YouTube
Le Caratteristiche Dell'Offerta Irresistibile
È una cosa che conosco molto bene.
Se pensi di portare online un tuo progetto personale con l’intenzione di guadagnarci qualcosa, prima o poi arriva il momento in cui devi monetizzare il tuo sito web.
Monetizzare?! Che cosa intendi, Chiara?
Intendo dire che devi fare in modo che il tuo sito web ti permetta di guadagnare. Non puoi sempre andarci in perdita…
E qui casca l’asino…
Perché, Chiara?
Perché vedi, Silvia… spesso e volentieri chi inizia un’attività online non sa da che parte girarsi.
Un po’ come me, quando ho iniziato la mia carriera imprenditoriale.
Ero in Germania da appena tre anni circa.
In quel momento l’unica cosa che volevo era solo una: evitare di fare ancora straordinari non pagati e di finire in situazioni al limite della legalità.
Perché vedi… quando come me ti trasferisci in un Paese straniero senza esperienza lavorativa pregressa e non conosci bene le leggi, è una cosa che può succedere, quella di trovarsi in situazioni poco chiare…
E quindi finisci per sentirti con le spalle al muro…
Chiara, ma che cosa c’entra tutto ciò con l’offerta irresistibile?
C’entra eccome, cara Silvia.
Perché vedi… Io mi sono messa in proprio perché in azienda ho fatto delle brutte esperienze. E tu ne sai qualcosa…
Va bene, Chiara. Ma ancora non ho capito che cosa c’entra…
C’entra eccome. Perché se ti lasci prendere dal bisogno, come me in quel momento, finisci per passare dalla padella alla brace.
Perché pur di guadagnare qualcosa finisci per lavorare con chiunque. E la cosa non va bene.
Finisci per lavorare con clienti che non ti rispettano.
O che pensano di pagarti il minimo possibile.
E tu lavori ore e ore chiedendoti chi te l’ha fatto fare di metterti in proprio…
Capisco. Ma… Chiara, non ti pare di andare fuori tema?! Che cosa c’entra tutto ciò con l’educazione digitale?!
Beh, Silvia… C’entra eccome.
Perché l’ho detto anche in questa pagina: l’educazione digitale è un misto di informatica, marketing e psicologia.
E poi, diciamocelo… Non pensi che se Marco fa il suo blog sul calcio insieme ad Andrea e Dario, sarebbe giusto che anche lui abbia la possibilità di guadagnarci qualcosa?
Perché vedi… quello che impara attraverso il suo blog lo aiuterà a:
- evitare di finire sottopagato;
- farsi rispettare sul lavoro;
- sviluppare un buon rapporto col denaro;
- rendersi indipendente da te.
Va bene, ma c’è sempre tempo per guadagnare… Ora è meglio che studi…
Beh, allora… Studiare è importante. Sono io la prima a dirlo. Ma vedi… io ci tengo anche insegnare a mio figlio che bisogna avere un sano rapporto col denaro.
Quindi voglio che impari che:
- occorre investire nella sua formazione;
- occorre mettere da parte qualche soldino per il futuro;
- bisogna evitare spese inutili o eccessive;
- bisogna essere in grado di chiedere i soldi quando è ora.
Si, ma dobbiamo un po’ intenderci sul “bisogna evitare spese inutili o eccessive”…
Beh, di sicuro occorre anche sapersi togliere qualche sfizio. Però tra quello e l’avere le mani bucate… mi sembra che ci sia una bella differenza, no?
Certo, Chiara. Ma che cosa c’entra tutto questo con l’offerta irresistibile?
Beh, sai, Silvia…
chi mette online un proprio progetto con l’intenzione di guadagnarci, spesso e volentieri pensa tra sé e sé…
Chi vuoi che venga da me?!
Se sparo subito delle cifre astronomiche, io non trovo clienti!!
Tanto vale tenere i prezzi bassi…
Poi però si lamenta perché c’è la crisi, perché c’è troppa concorrenza e perché nessuno lo ascolta.
E in tutto ciò, spesso e volentieri non ci si rende conto di quella che è la propria responsabilità…
È proprio inutile lamentarsi che gli altri considerano te e/o il tuo lavoro una nullità, se tu per primo non dai valore al tuo lavoro!
Già, ma come se ne esce da questa situazione, Chiara?! E poi non mi pare che tu sia tanto meglio degli altri… Pure tu hai fatto errori. E pure tu hai avuto momenti in cui ti sentivi una nullità…
Mi prendo le mie responsabilità…
Anch’io ho fatto fatica a credere in me stessa. Però vedi… io ho studiato. E sto lavorando ancora adesso sulle mie difficoltà, anche con l’aiuto di una psicologa.
Non sempre è possibile fare tutto da soli. Ogni tanto ci vuole l’aiuto di qualcuno.
E bisogna anche sapere a chi chiedere aiuto.
Ma questo è un altro discorso.
Chiara?! Non hai ancora risposto alla mia domanda… Io ti ho chiesto come poter guadagnare online. E tu mi hai risposto filosofeggiando su quanto sia brutto il mondo…
Beh, io ho solo raccontato la mia esperienza. Perché è quella che potrebbero fare anche Marco, Andrea e Dario, se procedono tutto per tentoni…
Comunque la soluzione è solo una: creare un’offerta irresistibile per il tuo pubblico.
E come si fa?
Continua a leggermi, che te lo spiego.
Ok. Ma…
Ma… cosa, Silvia?
Presentati per chi ancora non ti conosce…
Ciao!
Mi chiamo Chiara Scanavino e sono una copywriter multilingue. Attraverso questo blog aiuto i genitori italiani a insegnare l’educazione digitale ai figli.
Se vuoi sapere qualcosa in più su di me, puoi leggerti l’articolo “Chi è Chiara Scanavino“. Mentre se vuoi leggere gli articoli che ho pubblicato finora, puoi farlo su questa pagina: https://www.chiarascanavino.it/blog-sulleducazione-digitale.
Ok. Ora metti una tua foto, almeno chi arriva qui sa chi sei…
Eccola qui:

Chiara, ma è un po’ scura quella foto…
Eh, guarda… è una foto un po’ artigianale…
Non sono una fotografa.
E ho usato la macchina fotografica di mio marito, una semplice macchina fotografica compatta…
Fa delle belle fotografie.
Ma non puoi minimamente pensare di fare delle fotografie professionali…
Capisco… Ma non potevi togliere quello straccio sulla testa?!
No… Ero in una moschea. A Muscat, in Oman.
E per entrare lì hanno un dress code molto stringente…
Devi essere tuttə copertə.
E le donne devono avere il velo… Anche se non sei musulmana.
Ma questo è un’altro discorso…
Capisco. Ma mi dici che macchina fotografica hai usato? Chissà che non me la compri anch’io…
Mah, guarda, Silvia… È un po’ datata. E ora non ricordo a memoria il modello.
Appena mi viene in mente te lo faccio sapere.
Ok.
Adesso andiamo avanti e parliamo dell’offerta irresistibile e di come crearla. Ok?
Perfetto. Vai pure dritta come un treno…
Bene.
Come Creare un'Offerta Irresistibile in Pochi Semplici Passi

Prima di passare a raccontare come creare un’offerta irresistibile, occorre innanzitutto sapere quali sono le caratteristiche che deve avere la tua offerta.
Perché almeno sai a che cosa guardare…
Ok. Quali caratteristiche deve avere l’offerta irresistibile?
Deve essere rilevante per il tuo pubblico. Quindi se tu per esempio cerchi di vendere una mela a chi vuole una pera, non ci riesci.
Deve risolvere un problema urgente e di cui il tuo pubblico è consapevole. Perché se il tuo target ha un problema, ma non sente la necessità urgente di risolverlo o non conosce proprio il problema di cui parli, tu non sarai in grado di vendere nulla.
Deve tener conto delle necessità del tuo pubblico.
Chiara, ma il primo e il terzo punto non sono la stessa cosa?
No, niente affatto. Perché nel primo punto ci concentriamo su ciò che il tuo pubblico desidera. Mentre nel terzo mi focalizzo su ciò di cui il tuo pubblico (o target) ha bisogno…
Non sempre ciò che si desidera coincide con ciò di cui hai bisogno…
Comunque… Oltre a questo, la tua offerta irresistibile deve avere ancora un’ultima, ma non meno importante caratteristica.
Sarebbe?
Beh, deve dare al tuo possibile cliente la sensazione di essere perfetta per lui e il suo problema.
E guarda che questa è la caratteristica più importante di tutte. Perché altrimenti non si chiamerebbe “offerta irresistibile”.
Capisco, Chiara. Ma senti… come si crea un’offerta irresistibile?
Beh, allora… Continua a leggere…
Va bene. Ma fammi prima un breve riassunto delle caratteristiche. Poi me le descrivi più nel dettaglio nei prossimi paragrafi…
Ok, Silvia…
Dunque…
Innanzitutto, dopo aver fatto l’analisi di mercato come ho descritto nell’articolo Come Fare Una Ricerca di Mercato per il Tuo Sito Web Personale, devi:
- definire quali sono i bisogni dei clienti;
- capire quali sono i desideri dei clienti;
- valutare le offerte già presenti sul mercato;
- far capire al tuo potenziale cliente che cosa ti rende unico e ti distingue dalla concorrenza;
- comunicare la tua offerta irresistibile.
Ok, Chiara. Ma… il prezzo come lo decido? Devo tenerlo basso?
Beh, allora… Quello dipende dal tuo mercato di riferimento…
Mercato di riferimento?!
Se tu crei un’offerta per aziende che fatturano milioni di euro ogni anno, avrai necessariamente dei prezzi più alti che non se rivolgi la tua offerta a delle start up…
I bisogni non sono gli stessi… E non è la stessa nemmeno l’urgenza di risolvere un certo tipo di problema…
Ma di questo ne parliamo in modo più approfondito nel prossimo paragrafo.
Comunque, al di là di questo… Il prezzo della tua offerta irresistibile dipende anche dalla saturazione del tuo mercato.
Immagina di vendere l’ultimo modello dell’iPhone.
E qual è?!
Questo nella foto qui sotto:
Chiara, ma perché proprio l’iPhone?
Perché nel mondo del marketing spesso e volentieri si usano i prodotti della Apple.
Sono molto affidabili, anche se costano l’ira di Dio…
Ma comunque… torniamo a noi…
Immagina di vendere l’iPhone 14 Pro Max, che è uscito appena pochi mesi fa…
Essendo appena uscito, il suo prezzo sarà molto alto.
Ma man mano che la gente andrà a comprarlo, diventerà sempre più come i piccioni. E quindi il suo prezzo scenderà gradatamente…
Chiara, ma che cos’hai contro i piccioni?!
Nulla. Solo che li si vedono ovunque. Anche se qui in Germania non è mai come essere qui:

Capisco… Comunque… perché l’iPhone costa così tanto?
Beh, allora… Ci sono più motivi per cui il prezzo dell’iPhone di cui parlavamo prima è così alto.
Ma una cosa la devi tenere in mente comunque, cara Silvia…
Anche se tu non sei la Apple, devi tenere i prezzi alti per i tuoi servizi… Perché vedi…
vendere a prezzo basso ti porta solo prima al burn-out.
Per poter vivere decentemente e poter pagare le tasse, lavori tante ore. E hai bisogno di una marea di clienti…
Dico davvero….
Se tu pensi di guadagnare anche solo 2.000 EUR al mese netti, ma vendi i tuoi servizi ad appena 10, 20 EUR l’ora…
di quanti clienti hai bisogno per arrivare a 2.000 EUR netti al mese?
100, 200 clienti ogni mese…
Si, come minimo. Perché se quei 2.000 EUR sono netti, devi anche considerare che:
- devi pagare gli strumenti per poterti promuovere online;
- devi pagare i costi di eventuali pubblicità a pagamento;
- devi pagarti la pensione;
- devi pagarti l’assicurazione sanitaria;
- devi pagare l’IVA.
E qui in Germania, quando guadagni oltre una certa cifra, che nel 2022 è pari a 9.744 EUR l’anno da single (fonte: https://familienportal.de/familienportal/familienleistungen/steuerentlastungen/was-ist-die-einkommensteuer–125182 – ultima visualizzazione: 19.10.2022 h. 20:51), devi pagare anche la tassa sul reddito.
Quindi, tra tutto per guadagnare 2.000 EUR netti ogni mese devi poterne guadagnare almeno 3.500 – 4.000 EUR lordi ogni mese…
Quindi, se tu vendi i tuoi servizi a 10, 20 EUR l’ora, tu avrai bisogno di più di 100 o 200 clienti ogni mese.
E se vuoi stare in salute, ti accorgerai ben presto che tenere i prezzi così bassi non va bene…
Fai uno sforzo troppo grande e ci guadagni poco o nulla…
Dillo pure anche a Marco, Andrea e Dario…
Ma questo è un altro discorso. Passiamo ora a parlare dei bisogni dei clienti…
Definizione dei Bisogni dei Clienti

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Silvia, ma mi ascolti?!
Si, certo… Perché?!
Perché ho la sensazione che tu ti stia facendo solamente i cavoli tuoi… Io volevo passare a parlare dei bisogni dei clienti. Ma tu te ne esci col tuo lorem ipsum…
Stiamo parlando di marketing. Non di latino…
No, scusami, Chiara… È Marco che nella sua camera sta facendo una versione di latino… e io sto cercando di aiutarlo… Ora ha finito. Vai pure avanti…
Ok, allora… Sono contenta che Marco si sia messo a studiare.
Però ascoltami, per favore… Altrimenti non capisci una mazza…
Ok, Chiara. Sono tutt’orecchi…
Bene. Allora… Il primo passo per poter creare la tua offerta irresistibile è tener conto di che cosa hanno realmente bisogno i tuoi potenziali clienti.
Perché vedi… Lo dicevamo anche più sopra… Non sempre ciò che si desidera è anche ciò di cui abbiamo realmente bisogno…
Capisco. Ma come faccio a individuare i bisogni dei miei clienti…?
Beh, allora… Innanzitutto, devi partire da un problema generale e vedere come tu puoi risolverlo con le tue competenze.
Ci tengo a sottolineare che devi partire dal generale e arrivare al particolare. E non l’inverso. Perchè altrimenti rischi di andare a prendere un problema che riguarda pochissimi. E quindi poi saturi il tuo mercato molto velocemente.
Dopo di ché chiediti… I miei potenziali clienti sono consapevoli del problema che ho individuato? Se la risposta è sì, allora hai individuato un qualcosa che potrebbe essere un bisogno per i tuoi potenziali clienti.
Ma questa non è l’unica strada. Perché vedi… Una volta che hai individuato il problema che desideri risolvere, basta anche solo fare una ricerca su Google. O su Amazon.
Cosa, Chiara?!
Si, ti leggi le recensioni negative della concorrenza. Perché sono quelle che rivelano i punti di debolezza dei tuoi concorrenti. E anche i bisogni dei loro clienti che non sono stati soddisfatti.
In questo modo, quindi, puoi valutare meglio come adattare la tua offerta e differenziarti.
Ma ora andiamo avanti…
I Desideri dei Clienti

Passiamo ora a parlare dei desideri dei clienti…
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Silvia?! Ma ancora?!
Scusami, Chiara… Marco sta studiando Cicerone…
Uffa… Non c’entra una mazza…
Lo so, mi spiace. Ma a me interessa anche quello…
Si, ma non c’entra una mazza. Quindi se vuoi vai a leggerti questo articolo insieme a Marco…
Ma di quale articolo stai parlando, Chiara?
Questo articolo qui, intitolato “Lorem ipsum: cos’è e perché si usa come testo segnaposto“. L’ho trovato ieri sera tardi… Intendo il 19.10.2022 alle h. 22 circa.
Comunque vai pure… Almeno puoi seguire meglio Marco. E io posso continuare la mia lezione di marketing insieme ad Andrea e Dario…
Va bene, Chiara. Ci sto. Affare fatto. Ci vediamo la prossima volta.
Ok. Buono studio.
E a te buona lezione, Chiara…
Grazie…
Dunque, allora, Andrea… Parliamo dei desideri dei clienti…
Quali sono secondo te i desideri dei lettori del vostro blog sul calcio?
Beh, di sicuro sono interessati a sapere i risultati dell’ultima partita e ad avere un nostro commento.
Si, bravo. E pensa un po’ a quello che potresti vendere tramite il tuo blog…
Beh, potrei vendere le magliette del Toro o della Juve.
E anche le scarpe, le borracce e tutta l’attrezzatura per il calcio…
Esatto. Ottimo lavoro, Andrea. Ora a questo punto potrei farti due domande… Ovvero…
- che cosa spinge una persona a comprare le scarpe da calcio della Nike, piuttosto che di una marca insignificante?
- Perché la gente dovrebbe seguire il tuo blog e comprare da te, anziché andare direttamente su Amazon o in un centro commerciale?
Mah, non saprei…
Beh, allora… lascia da parte la seconda domanda, a cui risponderemo con calma più tardi. E pensa invece alla prima domanda…
Non lo so, Chiara. Dimmelo tu…
Dario?
Mi arrendo… Alzo bandiera bianca…
Ok, dai…. ve lo dico io…
La gente compra le scarpe da calcio di Nike piuttosto che di altri marchi sconosciuti per quello che il marchio Nike rappresenta…
Quindi hanno la sensazione che comprando le scarpe da calcio della Nike possono:
– dimostrare di avere soldi;
– aumentare il loro potere personale;
– avere delle relazioni più appaganti;
– fare più sesso… 😀
Cosa?! In che modo un paio di scarpe da calcio può risolvere i miei problemi sessuali?!
Beh, allora… potrà sembrare una cosa strana, perché quella non è la funzione primaria di un paio di scarpe da calcio come queste qui sotto…
Però è un dato di fatto che se vuoi attirare l’attenzione di quella ragazza che ti piace tanto, puoi farlo anche con un paio di scarpe da calcio…
Chiara, ma a me piacciono i ragazzi…
E va beh, fa lo stesso…
E tu però non essere retrograda e bigotta…
Non lo sono. Se lo fossi, avrei cercato di aggirare l’ostacolo, nel paragrafo precedente… Comunque sappi che nemmeno il signor Nessuno è autorizzato a inviarmi messaggi porno. Né qui sul blog né sui miei canali social. Uomo avvisato… mezzo salvato.
Ma ora andiamo avanti. E parliamo della
Valutazione delle Offerte già Presenti sul Mercato.
Ok, Chiara. Che cosa devo fare in questa fase? E poi lasciatelo dire… Ma non ti pare che quello che hai elencato nel paragrafo qui sopra siano in realtà dei bisogni dei clienti?
Dunque, Dario… Quelli che ho elencato più sopra sono i bisogni fondamentali dell’uomo… inteso come genere umano…
Tutti noi vogliamo influenzare gli altri, avere soldi, essere felici e fare l’amore…
Quindi ammetti che sarebbe stato più giusto parlarne nel paragrafo sui bisogni dei clienti…
No. E ora ti spiego perché.
Come abbiamo detto, amore, soldi, potere personale e felicità sono bisogni fondamentali. Ma per via della propria storia personale, i bisogni delle persone non vengono soddisfatti tutti allo stesso modo…
C’è chi nella vita si è sentito poco amato e quindi farà qualsiasi cosa pur di sentirsi più amato dagli altri.
E c’è chi non si è sentito ascoltato e va alla ricerca dell’ascolto da parte degli altri…
Capisco. Ma dimmi… Che cosa c’entra questo discorso ora, con la valutazione delle offerte già presenti sul mercato?
C’entra eccome.
Perché vedi… Che tu venda un prodotto trasformativo o meno, devi capire che i desideri dei clienti non sono solo avere la tua disponibilità h. 24 sette giorni su sette…
La vendita è mossa da fattori irrazionali. Ed ha una buona componente di emozioni…
Capisco. Ma che cosa c’entra questo con la valutazione delle offerte già presenti sul mercato?
Dunque… Ricordi che nel paragrafo sui bisogni dei clienti ti dicevo di leggere le recensioni dei clienti su Google e su Amazon?
Si… Quindi?
Quindi mentre – tramite l’analisi di mercato – hai individuato che cosa il tuo cliente ideale sta già comprando e quali sono i tuoi concorrenti (diretti e indiretti), adesso devi decidere quale tra i bisogni fondamentali che abbiamo elencato più sopra deve avere la precedenza sugli altri. E devi valutare se le offerte che ci sono già sul mercato sono in grado di soddisfare al meglio questo bisogno…
Puoi farmi un esempio più concreto? Scusami ma non ci sto capendo nulla…
Ok. Facciamo l’esempio di un corso di lingue…
Per quali motivi una persona inizia a studiare una lingua straniera?
Per il lavoro. Quindi per i soldi.
Si. Altri motivi?
Per rimorchiare…
Ci sta. Altro?
Non saprei…
Beh, allora… immagina una persona che studia una lingua straniera per trasferirsi all’estero… Quali sono i bisogni primari che deve soddisfare?
Chi studia una lingua per trasferirsi ha bisogno di soldi…
Si e no… Perché dipende anche tanto dalla lingua che si sta studiando…
I soldi sono forse la motivazione principale che spinge le persone a studiare inglese.
Ma se la lingua in questione fosse il tedesco o lo spagnolo, le cose cambiano un pochino.
Perché vedi… se non sai l’inglese decentemente tu farai molta fatica a trovare un lavoro al di fuori dell’Italia.
Non lo dico per spaventarti, ma per metterti di fronte alla realtà dei fatti…
Se pensi di trasferirti all’estero con un’inglese più che scolastico, farai molta più fatica a integrarti, indipendentemente da dove tu voglia andare…
Mentre invece se tu sei una persona altamente qualificata (che nota bene: non vuol dire che devi avere per forza una laurea in ingegneria!!) e decidi di trasferirti in Germania, lo puoi fare anche solo parlando l’inglese.
Nel caso di un corso di tedesco, quindi, il bisogno primario da soddisfare è soprattutto il potere personale.
Perché, dimostrando di sapere la lingua tedesca, sarai in grado di attirare verso di te migliori opportunità lavorative…
Chiara, ma ti rendi conto che ti stai contraddicendo da sola? Prima mi dici che chi studia tedesco per trasferirsi in Germania studia tedesco per aumentare il proprio potere personale. E poi mi dici che col tedesco attiro a me migliori opportunità lavorative… Mi sembra una contraddizione in termini…
Beh, allora, Dario… Ammetto che soldi e potere personale sono cose strettamente collegate tra di loro. Ma non sono la stessa cosa.
Perché vedi… unə migrante (come lo sono anch’io qui in Germania) può soddisfare il suo bisogno di soldi anche in altro modo. Per esempio con l’uso della lingua inglese o della lingua italiana, se è abbastanza fortunatə.
Ma se tu ti trasferisci in Germania (e aggiungerei: specialmente se ti trasferisci in un piccolo paesino), ti sentirai solə e avrai bisogno della lingua nella tua vita quotidiana.
Quindi hai il bisogno di influenzare la tua realtà circostante e di stabilire delle relazioni appaganti con chi ti sta intorno…
È chiaro?
Si, ora è tutto più chiaro. Ultima domanda prima di passare al prossimo paragrafo… Che cos’è un prodotto trasformativo? E come faccio a valutare le offerte già presenti sul mercato?
Uno. Un prodotto trasformativo è un prodotto che permette alla persona di fare un cambiamento nel suo modo di essere e nel suo modo di agire. Un esempio di un prodotto trasformativo è un corso di lingue. Perché attraverso il corso di lingue la persona amplia le sue vedute e combatte i pregiudizi verso le altre culture.
Due. Per valutare le offerte già presenti sul mercato, occorre:
- decidere a quale bisogno primario dare la priorità;
- guardarsi intorno;
- chiedersi: questo prodotto è in grado di soddisfare al meglio il bisogno primario che ho scelto?
Se la risposta alla terza domanda è no, allora devi valutare come tu puoi aiutare il tuo cliente a colmare al meglio il bisogno che hai scelto. In base alla tua esperienza professionale e alla tua storia personale.
Perché vedi… Anche tu fai la differenza. Ma ora andiamo avanti…
Rendi Chiara la Tua Unicità e Distinguiti dalla Concorrenza

Una volta che hai stabilito qual è il bisogno primario a cui vuoi dare la precedenza e hai valutato le offerte che già sono sul mercato, hai bisogno di:
- definire in modo chiaro e netto qual è la cosa che ti rende unico;
- distinguerti dalla concorrenza…
Beh, allora… Di questo ne ho parlato qui, alla pagina Blog sull’educazione digitale.
Comunque, sostanzialmente mi differenzio dagli altri blog sul marketing perché:
- mi rivolgo personalmente al mio lettore;
- oltre a dargli le informazioni che sta cercando, gli dó la possibilità di conoscermi meglio;
- parlo della realtà che mi circonda;
- utilizzo tanti modi di dire;
- scrivo delle guide lunghe e piene di riferimenti, che gli consentono di verificare ciò che scrivo;
- evito le “guide definitive” (che definitive non sono, visto che poi invecchiano) e aggiorno le mie guide.
Capisco… E invece il nostro blog sul calcio per che cosa si dovrebbe differenziare dagli altri?
Beh, quello dovreste dirmelo voi, Andrea… Un’idea potrebbe essere raccogliere tutti i fan di una determinata squadra… Per esempio i fan della Fiorentina… Quindi sul vostro blog andrete a parlare delle partite della Fiorentina e di tutti i gadget della squadra…
Sia qui chiaro per chi mi legge… Ho citato la Fiorentina solo perché è il primo esempio che mi è venuto in mente… Decidete voi la squadra che volete…
Ok, chiarissimo…
Avete ancora domande?
In realtà una si… Adesso che abbiamo stabilito la nostra unicità e l’elemento differenziante… Che cosa dobbiamo ancora fare?
Semplice. Dovete strutturare la vostra offerta irresistibile. E poi comunicarla al pubblico…
Comunica la Tua Offerta Irresistibile

Chiara, ma perché non hai fatto un paragrafo in cui dici come strutturare concretamente la tua offerta irresistibile?
Semplice. Perché non potrei darvi consigli concreti.
Siete voi che – in base alla ricerca di mercato preliminare e a quelli che sono i bisogni fondamentali che voi volete andare a soddisfare – dovete decidere cosa vendere e come venderlo…
Io non posso aiutarvi su quello…
Siete voi che decidete il packaging della vostra offerta irresistibile…
Packaging?
Detto in parole povere è il modo in cui presentate la vostra offerta.
Potete decidere di vendere un libro, dei gadget, dei corsi…
Tutto questo fanno il packaging…
Ma questo è un altro discorso…
Veniamo ora alla comunicazione dell’offerta irresistibile…
Ok. Come faccio a comunicare l’offerta irresistibile del nostro blog, Chiara?
Dovete creare dei contenuti per il vostro pubblico. Un po’ come sto facendo io con questo blog…
Si, ma intendo concretamente parlando… come faccio a comunicare l’offerta irresistibile?
Di quello ne parleremo un’altra volta. Perché si aprirebbe una parentesi lunga chilometri e chilometri…
Comunque, una volta che hai realizzato i tuoi contenuti, occorre che tu li promuova attivamente.
Lo dicevamo anche nell’articolo “Come Creare un Sito Web da Zero: Guida in 7 Passi“.
Si, ma dove devo promuoverli i miei contenuti?
Ovunque si trovino i tuoi potenziali lettori / clienti…
Quindi anche in TV?
Se hai i soldi per farlo, si. Ma devi conoscere bene la tua audience. Altrimenti spendi soldi inutilmente. Diventa una roulette russa…
Capisco… E allora da dove inizio a promuovere i contenuti del nostro blog?
Devi iniziare da ciò che già hai. E testare quali contenuti e quali asset ti danno i risultati migliori…
Chiara, mi stai mandando in pallone… Che cos’è un asset, Chiara?
Un asset è un qualsiasi strumento che ti serva per raggiungere i tuoi obiettivi di business.
Esempio… Il blog è un asset.
Il tuo profilo Facebook è un asset.
E così via…
Ah, capisco… Ma senti… se io mi metto a pubblicare i miei contenuti sul mio profilo Facebook, poi alla fin fine li leggono solo Marco, Andrea e Antonio… Io vorrei che mi conoscessero anche altri… Cosa ne dici se facessi delle pubblicità a pagamento?
Beh, allora, Dario… Puoi certamente farlo. Anche la pubblicità a pagamento è un asset.
Però vale lo stesso discorso che per la televisione…
Devi conoscere bene il tuo pubblico. E devi anche sapere bene come impostare il tutto. Altrimenti spendi una marea di soldi per nulla.
Diventa come gettare i soldi nel cesso…
E quindi cosa devo fare?
Ti conviene iniziare a condividere i tuoi contenuti senza spendere soldi.
Perché è vero che inizialmente li vedono solo i tuoi amici, caro Dario…
Ma è altrettanto vero che:
- crei delle relazioni più forti col tuo pubblico;
- dopo un po’, sempre più persone iniziano a seguirti. Quindi tu aumenterai la visibilità dei tuoi post senza dover spendere tanti soldi inutilmente;
- hai modo di conoscere i numeri del tuo business. Quindi quando andrai a calcolare il budget per le tue pubblicità a pagamento, sai benissimo quanto devi investire e qual è il ritorno sull’investimento.
È abbastanza chiaro? Dario? Andrea?
Tutto chiaro, Chiara. Grazie mille.
Riflessioni finali
Bene. Allora per oggi possiamo chiudere la nostra lezione di marketing. Potete andare in pace…
Chiara, ma noi siamo sempre stati in pace…
Eh, è una grande fortuna… Pensate che cos’era la vita settant’anni fa…
Perché proprio settant’anni fa?
Beh, se volete possiamo fare anche cent’anni fa…
Chiara, ma non ho capito dove vuoi arrivare…
Tra pochi giorni è il 4 novembre. E quel giorno, nell’anno 1918, l’Italia ha concluso la prima guerra mondiale…
Chiara, ma che cosa c’entra questo con l’articolo che hai scritto qui sopra?
C’entra eccome. Perché vedi… Allora non c’era proprio nulla. C’erano solo tante macerie. Le macerie dei palazzi da ricostruire.
Ma anche le persone erano da ricostruire… Anni in trincea e di bombardamenti non fanno bene alla salute mentale di una persona…
Capisco. Ma ancora non riesco a cogliere dove vuoi arrivare, Chiara…
Allora mancavano i soldi.
E la gente si è data da fare per ricostruire il tutto.
Quindi anche voi ora dovete fare la stessa cosa…
Chiara, ma io non voglio andare in guerra…
Beh, allora… sappi che se anche non prenderai mai un fucile in mano o non guiderai mai un panzer, avrai lo stesso i tuoi campi di battaglia.
Se volete fare il vostro blog sul calcio, sappiate che il web sarà il vostro campo di battaglia.
Dovrete fare dei sacrifici e sgomitare per raggiungere gli obiettivi che vi siete prefissi.
Altrimenti non andrete da nessuna parte…
Chiara, ma non ti sembra di esagerare un po’ ora? La vita non è solo sacrificio…
Si, sul fatto che la vita non sia solo un sacrificio sono d’accordo, caro Dario.
Però è altrettanto vero che ci sono tantissime persone che vanno a dire sul web quanto sia facile guadagnare online.
E però non dicono nulla a proposito di:
- tutti i sacrifici che hanno fatto per raggiungere quel livello;
- tutti gli errori che hanno commesso;
- tutta la sofferenza che hanno dovuto affrontare per poter raggiungere i loro obiettivi.
Perché vi avverto fin da subito…
Quando fate delle cose che la maggior parte della gente non fa, inizierete ad essere etichettati come strani e come diversi.
Ci saranno persone che vi diranno che non ne vale la pena e vi volteranno le spalle.
E ci saranno gli invidiosi, che vogliono solo emergere denigrando gli altri.
E quindi dovrete essere in grado di affrontare le vostre battaglie…
Ogni tanto dovrete dare un’occhiata a ciò che fa la concorrenza, per evitare di venire spazzati via dal mercato.
Ma dovrete soprattutto fare attenzione a ciò che la gente scrive su di voi.
Perché il successo della vostra offerta irresistibile dipende tutto da ciò che gli altri pensano di voi e da come voi reagite alle critiche.
Buona giornata
Chiara!! Manca una call to action!!
Ma chi è che parla?!
Sono Dario. Il tuo maestro di marketing…
Dario?! Quale onore! 😀
Va beh, dai, Chiara… Dì al tuo pubblico che cosa deve fare ora…
Comprarsi l’ultimo modello dell’iPhone… Questo qui:
gli servirà tanto, per creare contenuti di qualità…
Chiara, ma non tutti possono permettersi l’ultimo modello dell’iPhone… E poi nemmeno tu hai un iPhone…
È vero, Dario. Ma io ho avuto un iPad Mini. E ne sono rimasta molto soddisfatta. Peccato solo che me l’abbiano rubato…
Va beh, dai… no comment… Metti almeno il banner in italiano, in modo tale che la gente ti possa capire…
Ok. Poi per oggi la chiudiamo qui.
Buona giornata
Chiara
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Come Fare una Ricerca di Mercato per il Tuo Sito Web Personale
Per lanciare il tuo progetto online hai bisogno di fare una ricerca di mercato. Ma… come fare una ricerca di mercato adeguata? Scoprilo nel seguente articolo.

Come Creare un Sito Web da Zero: Guida in 7 Passi
È una cosa che mi sono chiesta anch’io, come creare un sito web. Nel seguente articolo ti racconto quali sono le possibilità sul mercato e ti spiego passo passo come realizzare un sito web con WordPress.