Google Analytics 4: Che cos’è e come funziona

Google Analytics 4
Per monitorare le visite sul tuo sito web, hai bisogno di installare Google Analytics 4. Scopri qui tutto ciò che devi sapere su questo tool di monitoraggio.
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Tabella dei Contenuti

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Ne abbiamo parlato nel precedente articolo, quello intitolato “Come fare una ricerca di mercato per il tuo sito web personale“.

Prima di iniziare a costruire il tuo sito web, hai bisogno di fare un piano editoriale. Ma hai ancora più bisogno di fare un’analisi di mercato, in cui vai a definire bene chi è il tuo cliente ideale.

E per far quello, nel mondo online, ci viene in aiuto soprattutto Google Analytics.

Per questo motivo ho quindi deciso di dedicare un articolo interamente a questo strumento.

Chiara, ma che cos’è Google Analytics? E a che cosa serve una diavoleria del genere?

Silvia… calmati pure… E continua a leggere. Perché se leggi questo articolo fino in fondo troverai la risposta a tutte le tue domande…

Mamma mia, manco più presentarsi…

Ma chi è che parla?!

Sono Anonimo…

Anonimo, ma… ancora tu?! Torna pure ad essere un’incognita… Non voglio gente anonima sul mio sito…

Che ho detto di male?! Anche un mio amico vorrebbe capirne qualcosa in più di Google Analytics. Perché ha sentito dire che da luglio 2023 ci sarà solo più la versione Google Analytics 4. E sta andando in pallone perché non ci capisce più nulla…

Eh, lo capisco. Google Analytics non è mai stato uno strumento semplice, per via della quantità di dati che puoi raccogliere. E alla versione più aggiornata bisogna un po’ abituarsi.

Ed è proprio perché non è uno strumento semplice, ho deciso di dedicare questo articolo del mio blog a Google Analytics.

Se rimarrai qui fino alla fine potrete trovare tante informazioni che spero che ti siano utili.

Si, ma ora rispondi alla mia domanda… presentati, Chiara…

Bene, Anonimo. Vatti a leggere la mia presentazione, Chi è Chiara Scanavino?

E io perché dovrei seguirla, se è così scortese?

Non sono scortese, Anonimo. È solo che non posso stare sempre a ripetere le stesse cose. C’è per questo una breve introduzione su di me all’inizio della barra laterale.

Ma adesso per favore andiamo avanti.

Ho detto che volevo parlare di Google Analytics 4. E così deve essere.

Non ho tempo…

Beh, allora guardati il video sul mio canale YouTube, Silvia. L’ho incorporato qui sotto.

E di cosa parli in questo articolo?

L’ho già detto più sopra…

Repetita juvant, sed secant…

Di che cos’è Google Analytics e delle sue funzionalità.

Sei prontə?

Si parte!

Google Analytics 4: video sul canale YouTube Chiara Scanavino - Linguista

Che cos'è Google Analytics 4 e a cosa serve?

Chiara, che cos’è Google Analytics?

Google Analytics è uno strumento di monitoraggio gratuito fornito da Google.

Ti permette di vedere quante persone hanno visitato il tuo sito web in un dato periodo di tempo.

Puoi vedere quante persone in questo momento sono sul tuo sito web. E puoi sapere anche quanti hanno visto le pagine del tuo sito nel corso degli ultimi mesi o anni.

E a cosa mi serve sapere quanti sono sul mio sito web?

Ti serve per capire l’andamento del tuo business. Più aumenta il numero delle persone che visualizzano i tuoi contenuti, più ti conoscono. E quindi anche le probabilità di vendita aumentano.

Ah, capisco. Ma che dati si possono ricavare da Google Analytics?

Un’infinità. Solo devi saperli leggere. È questo che rende Google Analytics particolarmente complicato…

Chiara, ma puoi farmi un esempio di dati che si possono ricavare da Google Analytics?

Per esempio puoi sapere che dispositivo utilizzano i tuoi utenti.

Oppure da quale città o nazione stanno leggendo i tuoi contenuti.

E a cosa mi serve saperlo?

Se mi continui a leggere, lo scoprirai, Silvia.

Si, ma manco più rispondere alle domande?

Lo faccio. Solo che se rispondo subito a tutto, nessuno rimarrebbe più qui con me… Tutti andrebbero via dopo pochi secondi… E io non voglio…

Chiara, ma tu non puoi costringere la gente…

Hai ragione, Silvia. Se vuoi, puoi sempre andartene in qualunque momento. Io rimango qui con Nessunə. È l’unicə che ha voglia di tenermi compagnia… Ma lasciamo perdere. Stiamo andando fuori dal seminato. Non va bene.

Possiamo andare avanti?

Si, certo.

Hai domande finora?

Finora no.

Bene. Allora fammi un breve riassunto di quello che abbiamo detto…

Devo proprio?

Si. Almeno vedo se hai capito…

Sia chiaro che non sto dando dellə stupidə a nessunə. Solo che ogni tanto fare un riassunto di ciò che si è detto aiuta a fissare meglio i concetti…

Ok. Allora… Google Analytics è uno strumento di monitoraggio che permette di capire l’andamento del proprio business. Perché misurando quanti utenti sono venuti sul tuo sito web, puoi capire quanto è conosciuta la tua attività. Ma non ho capito che cosa c’entra il grado di conoscenza del mio business con le vendite…

Ecco perché ti ho chiesto di fare un breve riassunto di quello che ho detto… 😀

Comunque la risposta è semplice. Spesso e volentieri si pensa che il marketing serva per vendere, mentre invece non è così.

Il marketing serve per farsi conoscere. E quindi per facilitare le vendite. Dillo pure anche a Marco, Silvia…

Ok. Ma ora rispondi alla mia domanda: cosa c’entra il numero di persone che vengono sul mio sito con le vendite?

Dopo un po’ di tempo noterai degli schemi che si ripetono sempre più o meno uguali.

Quindi se per esempio sai che – in media – hai una vendita ogni 100 persone che vengono sul tuo sito, allora quando andrai a fare delle pubblicità a pagamento (le ads) tu saprai esattamente:

  1. quante visualizzazioni dovrai raggiungere;
  2. il budget che dovrai investire per ottenere una vendita.

E tutto ciò rende il tuo business prevedibile.

Wow! Questa sì che è una benedizione! Non come ai miei tempi, quando dovevi avere i soldi per affittare un locale in una strada trafficata…

Si, in effetti è una bella comodità sapere che con un sito web puoi raggiungere i tuoi potenziali clienti anche se sono in capo al mondo…

Comunque… ti ricordi anche quali sono i dati che si possono ricavare da Google Analytics?

Ricordo che hai detto che con Google Analytics si possono ricavare una marea di dati. Per esempio puoi sapere il dispositivo da cui accedono i visitatori del tuo sito. Oppure da dove stanno leggendo il tuo sito.

Si, esatto. Ottimo lavoro. Ora andiamo avanti con un piccolo approfondimento per utenti un po’ più avanzati…

Ovvero, Chiara?

Leggi il prossimo titolo…

Qual è la differenza tra Google Analytics 4 e Universal Analytics?

Ormai quasi quasi anche i muri lo sanno.

Da luglio 2023 ci sarà solo più Google Analytics 4. Quindi chi ha ancora installato la versione precedente di Google Analytics, che si chiama Universal Analytics, deve passare il più velocemente possibile alla nuova versione.

Chiara, ma di quali muri stai parlando? E tu l’hai già fatto?

Si, è una cosa che ho fatto recentemente. E che non è stata così semplice da fare. Perché sui social, ma in particolare su LinkedIn, tutti da mesi non fanno altro che ripetere che Google Analytics non è a norma di GDPR perché raccoglie tanti dati che finiscono negli Stati Uniti d’America anziché rimanere in Europa.

Ora. Voglio essere il più chiara possibile qui.

In questo articolo NON mi occupo dell’aspetto legale. NON ho le competenze per potermi esprimere in merito.

Qui in Germania, l’avvocato Sören Siebert, fondatore di eRecht24, scriveva sul suo sito che Google Analytics è illegale SOLO se si fanno le cose alla carlona. Intendo dire che utilizzare Google Analytics è illegale solo se non dai all’utente la possibilità di acconsentire in modo volontario al tracciamento dei suoi dati.

Per essere più chiari… Su questo sito che stai leggendo, io utilizzo Google Analytics 4. L’ho dichiarato nella mia privacy policy e quando un utente arriva sul mio sito si trova il banner di Usercentric scritto in tedesco o in inglese che gli permette di stabilire quali cookie attivare e quali no. E in qualsiasi momento l’utente può revocare il suo consenso attraverso questo pulsante qui sotto mostrato.

Pulsante per modificare il consenso per i cookie sul sito https://www.chiarascanavino.it

Ma allora perché continuano a dire che Google Analytics è illegale?

È un terreno spinoso. C’è una sentenza del garante per la privacy europeo in cui si dice che Google Analytics è illegale perché “non spiega concretamente quali dati vengono salvati e trasmessi negli Stati Uniti” (https://www.e-recht24.de/artikel/datenschutz/6843-google-analytics-datenschutz-rechtskonform-nutzen.html#toc_2-google-analytics-vor-und-nach-dsgvo-und-eugh-cookie-urteil – traduzione C.S. Ultima visualizzazione: 11.10.2022 h. 13:01).

E quindi come la mettiamo?

La mettiamo che è meglio informarsi presso il proprio legale di fiducia, Silvia… Io non sono un legale.

Comunque, secondo quanto ho potuto capire dall’articolo dell’avvocato Sören Siebert di eRecht24 (quello che ho riportato qui sopra), Google Analytics diventa illegale se si mette solo un banner in cui si avvisa l’utente che sul proprio sito sono utilizzati i cookie.

Tanti lo considerano un vero e proprio banner dei cookie. Ma nella realtà non è così. Perché i banner dei cookie così fatti non danno all’utente la possibilità di scelta. E sono quindi controversi per quanto riguarda il GDPR.

Ma questo è un tema di cui io qui non mi voglio occupare. Andrei fuori dal seminato e rischierei di dire delle stupidaggini. Ripeto: NON SONO UN’AVVOCATO e non gioco a farlo.

Ok. Lasciamo da parte questo argomento… Ma che cos’è Universal Analytics?

È la versione precedente di Google Analytics 4. È stata introdotta nel 2013 e a luglio 2023 cesserà di esistere, con buona pace di tutti quelli che l’hanno implementato ora sul loro sito web perché è gratuito…

E in che cosa si differenziano Universal Analytics e Google Analytics 4?

Sono due mondi completamente diversi. Prima avevi un codice che iniziava per UA (abbreviazione appunto di Universal Analytics). Ora, nella versione Google Analytics 4, hai il Google Tag. Quindi quando vai a inserire il codice di Google Analytics 4 sul tuo sito web avrai un codice che inizia con GA e una serie di numeri.

Ma questa non è l’unica differenza. Perché vedi… quando andrai su Google Analytics 4 avrai la sensazione di essere su Marte. E non è solamente una questione di grafica.

È proprio il funzionamento che è diverso.

Universal Analytics considerava tracciava le sessioni di visita. Mentre invece su Google Analytics 4 tutto diventa un evento. Quindi se un utente va su una tua pagina e la scrolla verso il basso, quello è un evento. Così come Google Analytics 4 considera un evento un click su un link.

Chiara, ma quello era possibile saperlo anche con Universal Analytics…

Si, certo. Non lo metto in dubbio, Dario…

Ma lo sai anche tu che su Google Analytics 4, il click su un link è un evento standard avanzato. Mentre su Universal Analytics dovevi impostare il filtro…

Ehm, Chiara… non diciamo fesserie… Il click su un link in Google Analytics 4 è un evento avanzato, così come hai detto tu. Ma devi attivare la misurazione degli eventi avanzati andando nelle impostazioni di Google Analytics se vuoi una misurazione degli eventi così raffinata…

Hai ragione, Dario. Grazie mille della precisazione… Che ne dici se facciamo almeno un esempio di un evento standard? Almeno chi legge questa pagina sa la differenza…

Ok, Chiara. Poi però basta di tirarmi in ballo… NON abbiamo una cooperazione…

Dario, l’ho già detto nell’articolo Come Creare un Sito Web da Zero: Guida in 7 Passi che non abbiamo una relazione personale né collaboriamo. Linko quell’articolo, almeno non vengono dubbi di sorta…

Ok, dai… Allora… Un esempio di evento standard in Google Analytics 4 è la lingua dell’utente che sta visualizzando il tuo sito web. È un dato raccolto automaticamente da Google. Quindi devi solamente inserire il codice di Google Analytics 4 sul tuo sito web, per avere quel dato.

Dario, ora sono io, Chiara Scanavino, a tirarti le orecchie! Non creiamo casini alla gente più del dovuto… Non va bene… Utilizziamo la terminologia di Google. E diciamo quali tipi di eventi ci sono in Google Analytics 4.

Ok. Però facciamo una tabella riassuntiva. Con l’HTML e i CSS…

Dario, vuoi proprio fare le cose difficili…

Chiara, ma non dici sempre che sei l’ufficio complicazione affari semplici?

Ma chi è che parla?!

Nessuno.

E come fai a saperlo?

Me l’ha detto tua sorella…

Va beh, dai, lasciamo stare… Io faccio anche un po’ di esercizio. Mi piace imparare cose nuove…

Si, ma Chiara… ma spiega anche che cosa sono l’HTML e i CSS… Per me è arabo!

Hai ragione, Silvia. Perdonami se sto dando alcune cose per scontato… Oggi, 11.10.2022, ho visto dalle statistiche del mio account di Google Analytics che chi accede alle pagine del mio sito web è amante della tecnologia. Quindi in linea di massima sa di che cosa sto parlando…

Chiara, ma se tu vuoi aiutare i genitori italiani a insegnare l’educazione digitale ai figli devi assolutamente spiegare che cosa sono l’HTML e i CSS. Non puoi darli per scontato…

Ancora una volta hai ragione. Per questo ti invito a leggere la Guida HTML del sito html.it per sapere che cos’è l’HTML. E per i Cascading Style Sheet (CSS) ti invito a leggere la seguente guida del sito w3school.com: https://www.w3schools.com/css/css_intro.asp. Sia chiaro che ho visualizzato queste pagine il giorno 11.10.2022 tra le h. 14:00 e 15:00. Lo dico perché online i siti vanno e vengono e non posso garantire sempre la massima attualità di tutti i contenuti… Ma adesso andiamo avanti. Metto qui la tabella con gli eventi di Google Analytics 4.

Gli eventi di Google Analytics 4
Tipo di evento
Esempio / spiegazione
evento raccolto automaticamente tipo e lingua del dispositivo
evento avanzato click sul link
evento consigliato eventi che permettono di “misurare funzionalità e comportamenti aggiuntivi e di generare report più utili.” (vedi [GA4] Eventi consigliati – ultima visualizzazione: 11.10.2022 h. 15:20)
eventi personalizzati eventi definiti da te stessə

Chiara, ma che figa questa tabella…

Eh, grazie mille, Silvia… Ho dovuto smanettare un po’, ma alla fine sono riuscita a farla… È ancora abbastanza semplice da fare…

Ma… mi spieghi come hai fatto?

Beh, magari un’altra volta. Comunque andiamo avanti…

Dove siamo rimasti?

Stavi parlando delle differenze tra Universal Analytics e Google Analytics 4…

Ah, si, ricordo… Ci sono altre domande?

Ci sono altre differenze tra Universal Analytics e Google Analytics 4?

Quelle che ho elencato sono solo alcune delle differenze più importanti. Poi ce ne sono anche altre, un po’ meno rilevanti… Anzi… una differenza importante tra Google Analytics 4 e Universal Analytics è quella sull’anonimizzazione dei dati. Fino alla versione Universal Analytics, per anonimizzare i dati degli utenti occorreva attivare una specifica voce all’interno dell’account di Google Analytics prima di implementare il codice sul proprio sito web. Con la versione Google Analytics 4, invece, l’anonimizzazione dei dati avviene in automatico, senza dover attivare opzioni particolari. E infine, Universal Analytics si basava sui cookie per reperire i dati del tuo sito web. Mentre invece Google Analytics 4 fa uso di Google Signal e di uno stream di dati.

Cioè, Chiara?

Eh, guarda, Silvia… Onestamente detto, anch’io non ho ancora ben capito come Google Analytics 4 rilevi i dati. Appena sarò riuscita a capirci qualcosa in più scriverò un articolo in merito qui sul blog. Ok?

E come si installa Google Analytics (4) sul proprio sito web personale?

Te lo dico nel prossimo paragrafo.

Stay tuned.

In ogni caso, prima di passare al prossimo paragrafo, metto qui una tabella riassuntiva con le differenze tra Universal Analytics e Google Analytics 4. Cosa ne pensi, Silvia?

Ottima idea, Chiara!

Bene. Allora mi metto al lavoro.

Le differenze tra Universal Analytics e Google Analytics 4
Universal Analytics
Google Analytics 4
Codice identificativo che inizia con UA Codice identificativo che inizia con GA
Tiene conto delle sessioni di visita tutto diventa un evento, anche l’accesso ad una pagina
Per tracciare i click su un link, occorreva impostare dei filtri e degli obiettivi Per tracciare i click sui link, basta attivare la misurazione degli eventi avanzati
Per anonimizzare i dati degli utenti occorreva attivare una specifica opzione all’interno delle impostazioni dell’account di Google Analytics L’anonimizzazione dei dati degli utenti avviene in automatico
Fa uso dei cookie utilizza Google Signal e uno stream di dati

Bene. Adesso possiamo passare al prossimo paragrafo.

Spieghiamo quindi…

Come installare Google Analytics 4 sul proprio sito web?

Per rispondere a questa domanda occorre innanzitutto fare dei distinguo.

Perché il procedimento per installare Google Analytics 4 sul proprio sito web è un po’ diverso a seconda se avevi già installato Universal Analytics oppure no.

E quindi suddivido il seguente paragrafo in due sottoparagrafi.

Nel primo mi occupo della migrazione da Universal Analytics. Nel secondo, invece, spiego come implementare il codice di Google Analytics da zero.

Come passare da Universal Analytics a Google Analytics 4

Se hai un sito web già avviato, avrai sicuramente già installato il codice di Google Analytics.

Chiara, ma come faccio a saperlo se è già installato il codice di Google Analytics?

Semplice. Basta che – nel backend del tuo sito web – tu vada sulla pagina “plugin”. Lì dovrebbero esserci installati plugin come WP-Monsterinsight oppure il SiteKit di Google.

E se non trovo nulla?

Beh, dipende un po’ dai plugin che hai installato, Silvia…

Perché per esempio RankMath, il plugin che io uso per la SEO, l’ottimizzazione sui motori di ricerca, permette di inserire anche il codice di Google Analytics senza dover aggiungere plugin aggiuntivi.

Ma poi c’è un’altra cosa che puoi fare.

Puoi prendere una qualsiasi pagina del tuo sito web e fare un click col tasto destro del mouse.

E poi vai su “ispeziona” (è l’ultima voce del menù a tendina che si apre).

Lì vedrai tutto il codice. E se scorri col mouse su una parte del tuo sito web, prima o poi dovresti trovare anche il codice di Google Analytics.

Mamma mia che roba… Io sto andando in pallone… Il codice HTML mi manda in crisi. Non ne capisco nulla!

Mi spiace, Silvia. Ma anche se uno decide di delegare questi compiti a degli esperti, occorre che tu impari un minimo il codice HTML. Dillo pure anche a Marco… Se vuole fare il suo sito web sul calcio, ne ha proprio tanto bisogno…

Ok, Chiara. Cosa devo fare per passare da Universal Analytics a Google Analytics 4?

Vai nel tuo account di Google Analytics.

Clicchi sulla rotella (amministrazione) che trovi in basso a sinistra nel tuo account di Google Analytics.

E poi ti si apre questa schermata che puoi vedere nella foto qui sotto.

Google Analytics impostazioni account

Dopo di ché, nella colonna centrale, come prima opzione trovi l’Assistente alla configurazione GA4.

Clicchi su quella voce e quindi segui tutto ciò che ti dice.

Una volta che la configurazione è conclusa dovrai inserire il codice di Google Analytics 4 sul tuo sito web.

E poi ovviamente testare che il tutto funzioni.

Cosa, Chiara? Mi stai dicendo che devo reinstallare il codice di Google Analytics?

Si, esatto, Silvia. Hanno un codice diverso.

Quello di Universal Analytics era simile a questo che vedi qui sotto:

				
					<!-- Google tag (gtag.js) -->
<script async src="https://www.googletagmanager.com/gtag/js?id=UA-XXXXXXXXX-Y"></script>
<script>
  window.dataLayer = window.dataLayer || [];
  function gtag(){dataLayer.push(arguments);}
  gtag('js', new Date());

  gtag('config', 'UA-XXXXXXXXX-Y');
</script>
				
			

Mentre invece quello di Google Analytics 4 è simile a questo:

				
					<!-- Google tag (gtag.js) -->
<script async src="https://www.googletagmanager.com/gtag/js?id=G-XXXXXXXXXX"></script>
<script>
  window.dataLayer = window.dataLayer || [];
  function gtag(){dataLayer.push(arguments);}
  gtag('js', new Date());

  gtag('config', 'G-XXXXXXXXXXX');
</script>
				
			

Giusto per chiarezza. NON usare il codice che ho inserito qui sopra per implementarlo sul tuo sito web. Perché non funziona.

Io l’ho inserito per farti vedere com’è il codice. Ma per funzionare ha bisogno di essere associato al tuo account.

Quindi, al posto delle X e delle Y devi inserire i dati del tuo account.

Fai prima a prendere il codice direttamente dal tuo account di Google Analytics, Silvia.

E allora perché l’hai inserito qui?

L’ho detto. Perché volevo far vedere com’è il codice. Però non potevo mettere i miei dati. Anche se non ci sarebbe stata nessuna violazione della privacy, ci sarebbe stato un altro problema.

Ovvero. Se io avessi inserito tutti i dati e tu avessi semplicemente fatto copia e incolla, il mio account segnalerebbe anche le visite dal tuo sito web. E il tutto andrebbe a inquinare le statistiche del mio sito web.

È abbastanza chiaro, Silvia?

Mah, spero di si… Comunque… In quale parte del mio sito web devo inserire il codice di Google Analytics 4?

Nella sezione <head></head> del tuo sito web.

E dove la trovo?!

Dipende da cosa hai installato sul tuo sito web, Silvia…

Se fai il tuo sito web completamente da zero, con l’HTML e i CSS, vai all’inizio del tuo documento e inserisci lì il codice di Google Analytics.

Se utilizzi WordPress.org, come nel caso del mio sito web, dipende un po’ da che cosa hai installato.

Perché se come me hai installato Elementor, la cosa è un po’ diversa. Infatti, in quel caso, nelle impostazioni di Elementor troverai l’opzione Custom Code. Quindi devi andare su “Custom Code” e poi cliccare su “Add New”.

Ma perché mi dá le istruzioni in inglese se ho installato WordPress.org in italiano?!

Eh, guarda, Silvia… Siamo tutti umani. E siccome l’inglese è la lingua più parlata al mondo… anche se gli sviluppatori dei vari plugin cercano di tradurre l’interfaccia grafica anche nelle altre lingue, alla fin fine le cose vengono fatte in modo un po’ discontinuativo. Quindi è una cosa normalissima che ci siano parti interamente in italiano e parti con le indicazioni solo in inglese…

Comunque dicevamo…

Devi andare su Elementor > Custom Code > Add New e poi ti si apre una schermata come quella qui sotto.

Dove aggiungere il codice di Google Analytics 4 con Elementor

Quindi devi solo dare un titolo alla pagina (es. Google Analytics 4), inserire il codice che hai preso dal tuo account di Google Analytics e cliccare su Pubblica.

In teoria dove vedi la parte “locazione” dovresti indicare in quale sezione del tuo sito vuoi inserire il codice (e quindi dire che il codice va inserito nella sezione <head></head> del tuo sito). Ma quella è la posizione che Elementor inserisce di default, perché la maggior parte del codice va inserita lì. Quindi in questo caso non devi fare assolutamente nulla.

Quando pubblichi però devi fare in modo che il codice di Google Analytics sia installato su tutto il tuo sito web, altrimenti il report che otterrai ti registrerà solamente alcune pagine del tuo sito web.

E quindi, quello che devi fare, Silvia, è questo.

Quando premi “pubblica” ti si aprirà una schermata come questa qui sotto.

come installare automaticamente il codice di Google Analytics 4 su tutto il sito con Elementor Pro

Lì devi indicare che il codice sia inserito automaticamente su tutto il sito. E quindi ti eviti di dover installare manualmente il codice su ogni singola pagina.

Ah, bene, ottima cosa! Ma senti, Chiara… Se io non ho Elementor, come faccio a installare il codice di Google Analytics 4 su WordPress.org?

Beh, allora… La cosa più semplice è installare un plugin come Monsterinsights oppure il Site Kit di Google.

Ma questo metodo ha uno svantaggio. Ovvero rischi di appesantire il tuo sito web. E se poi ci sono degli aggiornamenti, è più facile che ci siano delle incompatibilità tra plugin installati.

E quindi, Chiara, che faccio?

Inserisci il codice direttamente in WordPress.

E come?

Segui le seguenti istruzioni.

  1. Dal backend del tuo sito web WordPress.org, scegli l’opzione “Aspetto”.
  2. Clicca su “Editor del tema”;
  3. Nel menù che trovi a destra dello schermo, cerca la voce “header.php”
  4. Inserisci il codice di Google Analytics 4 prima del tag di chiusura della sezione head (</head>).

Ah, ok. Grazie mille, Chiara… Ora vado subito a inserirlo.

Bene, Silvia. Ti auguro un buon lavoro…

Io intanto vado avanti nella mia lezione con Marco.

E di che cosa parliamo?

Di come installare Google Analytics 4 partendo da zero.

Cioé, Chiara?!

Intendo dire che spiego come installare Google Analytics se non hai mai fatto un account di Google Analytics…

Ah, ok. Ora mi è più chiaro che cosa vuoi dire…

Bene. Sono contenta che ti sia più chiaro, Silvia. Prima di passare al prossimo paragrafo, però, voglio ricordarti una cosa…

Sarebbe?

Una volta che hai inserito il codice di Google Analytics sul tuo sito web, controlla che arrivi il traffico… Altrimenti non vedrai mai nulla nelle statistiche…

Si, ma come faccio?!

Seguimi, Silvia.

Ok.

Dunque… Apri il tuo account di Google Analytics e clicca in basso sulla rotella con la scritta “Amministrazione”.

Dopo di chè, nella sezione centrale, cerca “stream di dati”.

Quindi ti si aprirà una pagina come la seguente:

Schermata Stream di dati

Clicca quindi sul simbolo >. Dopo di chè, arrivato nella schermata “dettagli stream web”, scrolli la pagina fino in fondo, dove trovi la sezione “Tag Google”.

E poi?

All’interno della sezione “Tag Google”, scegli la voce “Configurare le impostazioni del tag”. E poi ti sposti sulla terza delle tre voci che trovi in alto. Intendo quella chiamata “amministrazione”.

Chiara, che casino… Puoi mettermi una foto?

Ok, Silvia. Guarda la foto qui sotto:

Dove trovare il Tag Assistant di Google Analytics 4

Come puoi vedere, quindi, scrollando la pagina trovi – nella sezione “Strumenti” la voce “Avvia Tag Assistant”.

Se clicchi su “Avvia Tag Assistant” ti si apre una nuova tab all’interno del tuo browser dove devi inserire il tuo dominio.

E poi che succede?

Che il browser aprirà il tuo sito web e proverà a vedere se il tag è installato correttamente o meno.

Ah, ok. Grazie mille delle istruzioni, Chiara!

Prego! Figurati! Hai ancora domande?

Si… Ma se io non ho mai avuto un account su Google Analytics, che cosa devo fare?

Te lo dico nel prossimo paragrafo…

Continua a seguirmi…

Installare Google Analytics 4 partendo da zero

Ok, Chiara. Abbiamo appena visto come passare a Google Analytics 4 se io avevo già un account con Universal Analytics. Ma… cosa devo fare se io non ho mai avuto un account di Google Analytics?

Beh, allora… La prima cosa che devi fare, Marco, è la seguente.

Ovvero: apri il tuo bel browser e scrivi “Google Analytics” all’interno della barra di ricerca di Google.

Dopo di ché crea un account.

Ma va bene qualsiasi e-mail per creare un account su Google Analytics?

No… Devi avere un’e-mail di Google.

Quindi se non ce l’hai, la prima cosa da fare è creare un’account Gmail. Dopo di ché puoi usare quei dati per creare il tuo account di Google Analytics.

Ok. E una volta che sono registrato in Google Analytics cosa devo fare?

Firmare il contratto con cui consenti a Google di gestire i dati del tuo sito web.

Cosa?! Un contratto?!

Si, è un contratto digitale. Senza di quello l’implementazione di Google Analytics non è legale.

E come faccio a firmarlo?

Clicchi sulla rotella di amministrazione e vai su Impostazioni dell’account. Lì ti compare una schermata in cui devi mettere la spunta per indicare gli scopi a cui vuoi condividere (se lo desideri) i dati con Google Analytics. Se spunti l’opzione “Prodotti e servizi Google”, ti si aprirà un file con cui ci sono i “Termini sulla protezione dei dati a titolarità congiunta”. Qui devi leggere tutto quanto e accettare le policy di Google.

Dopo di ché, al fondo della sezione “impostazioni dell’account” trovi la voce “Termini per il trattamento dei dati”. Anche qui, come prima devi accettare le policy di Google.

E poi che cosa devo fare?

Devi installare il tag sul tuo sito web, Marco. Puoi farlo tramite un plugin o con la modalità che ho spiegato nel paragrafo precedente…

Chiara, ma io non so come si fa… È la prima volta che lo installo…

Beh, allora… Per installare un plugin, vai a guardarti l’articolo “Come creare un sito web da zero: guida in 7 passi“. Perché lì spiego anche quello tra le altre cose.

E per il resto, puoi benissimo scrollare verso l’alto questa pagina…

Non lo trovo…

E va bene. Ti metto un’ancora interna. Così devi solo cliccare il pulsante qui sotto e ti reindirizza al punto giusto del paragrafo. Ok, Marco?

Ok. Grazie.

Chiaramente devi anche controllare che il tag sia installato correttamente con le modalità che ho spiegato nel pagrafo precedente…

Ok, Chiara. Grazie per avermelo ricordato. Mi metto al lavoro.

Bene, Marco. Io intanto ti spiego quali informazioni puoi trovare nei report di Google Analytics.

Si, ma non ora… Io non riesco a lavorare così…

Beh, allora… Tu fai pure. Poi torni qui a leggere che cosa significano i vari dati. Perché l’abbiamo detto all’inizio di questo articolo: tramite Google Analytics è possibile raccogliere una marea di dati. Ma se poi non sai cosa fartene, beh, allora hai un problema non da poco…

Ok. Ci sto. A più tardi…

A più tardi, Marco. Io continuo con Nessunə…

I Report di Google Analytics 4

Veniamo ora ai report di Google Analytics 4, Nessunə…

Si, ma dai, Chiara… Almeno metti una tua foto!!

Nessunə, ma perché dovrei?!

Chiara, ma che maniere sono queste?! Prima manco ti volevi presentare. E ora non ti vuoi nemmeno far vedere?!

Mah, sai… È che mi sembra che di foto mie qui sul blog ce ne siano già parecchie…

Va bene, Chiara… Ma non sei tu che dici sempre “Repetita juvant, sed secant”?!

È un detto latino. Comunque si.

Ecco. E allora fai quello che dici. Metti ancora una volta una tua foto.

Ok. Eccola qui sotto.

Chiara Scanavino

Sei contento ora, Nessunə?

Non devi fare contentə me… Devi fare contenti i tuoi lettori…

Va beh, dai… Possiamo andare avanti?

Si, certo. Di cosa parliamo?

Dei report di Google Analytics 4. Perché è inutile raccogliere tanti dati sul tuo sito web, se poi non sai che cosa significano…

Eh, hai ragione, Chiara… Grazie mille del tuo lavoro…

Prego. Spero che ti sia utile.

Si, certo che lo è…

E allora perché non lo scrivi anche nei commenti… Un po’ di incoraggiamento ogni tanto ci va…

Non mi oso…

Balle. Dì piuttosto che non hai voglia…

E va bene. Ci penso.

La schermata principale

Carə Nessunə,

mentre tu ci pensi se darmi un feedback su quanto abbiamo detto finora, commentando questo mio post, io ti spiego che cosa trovi nei vari report di Google Analytics 4.

Partiamo quindi dalla schermata principale, che è quella che vedi quando accedi al tuo account di Google Analytics.

Qui trovi le seguenti 9 statistiche:

  1. il riassunto di quanti utenti in totale hanno visitato il tuo sito web negli ultimi 7 giorni;
  2. utenti negli ultimi 30 minuti;
  3. attività utente nel tempo;
  4. user stickiness;
  5. pagine visualizzate;
  6. provenienza dell’utente;
  7. attività utente per coorte;
  8. conversioni;
  9. numero di sessioni per tipo di traffico.

A questo punto, carə Nessunə, sicuramente avrai delle domande.

Perché alcune delle sezioni sopra menzionate sono chiare. Mentre altre, come per esempio la User stickiness potrebbero suscitare delle domande.

Si, in effetti mi stavo chiedendo anch’io che cosa fosse la user stickiness…

Nessunə, sei tornatə?

No, sono Anonimə…

Va beh, allora lo dico anche a te… Vai al fondo di questa pagina e fammi sapere nei commenti se è tutto chiaro…

No, ma perché dovrei?! Io voglio restare anonimə…

E io non voglio gente anonima sul mio sito. Lo ripeterò fino all’infinito…

Va beh, dai, Chiara… Spiegami che cos’è la User Stickiness…

Marco! Hai finito l’installazione di Google Analytics 4 sul tuo blog di calcio?!

Si, è andato tutto bene. Grazie per la guida…

Bene. Allora ti spiego che cos’è la User Stickiness…

La User Stickiness indica quanti sono gli utenti attivi sul tuo sito in un dato periodo di tempo.

C’è la MAU, che serve a indicare quanti utenti sono attivi in un mese.

C’è la WAU, che indica quanti utenti sono attivi in una settimana.

E poi c’è la DAU, il numero degli utenti attivi in un giorno.

E a cosa mi serve sapere tutto ciò?

Serve a valutare il tasso di fidelizzazione degli utenti del tuo blog. Perché tu non vuoi che un utente legga un tuo articolo e poi ti metta nel dimenticatoio…

Beh, si… hai ragione, Chiara… E invece che cosa vuol dire “attività utente per coorte”?

Beh, guarda, Marco… Quello me lo sono chiesta pure io. Vedi nemmeno io sono tuttologa…

Però l’ho cercato. Perché anch’io voglio poterci capire qualcosa in più.

E la spiegazione che ho trovato per quanto riguarda la domanda “che cos’è un’analisi di coorte” è la seguente:

Si tratta di uno strumento di analisi che traccia in maniera approfondita non solo comportamenti e interessi dei visitatori di un sito web, ma consente di identificare trend su scala temporale per valutare l’efficacia di contenuti, formati grafici o anche annunci pubblicitari.

Fonte: https://www.insidemarketing.it/analisi-coorte-di-google-analytics/. Ultima visualizzazione: 14.10.2022 h. 10:21.

Quindi in sostanza il report “attività utente per coorte” serve per individuare le necessità dei singoli gruppi di utenti che accedono al tuo sito. È abbastanza chiaro?

Si, mi sembra di si.

Ci sono altre domande?

Dove posso trovare altre informazioni per quanto riguarda le analisi di coorte su Google Analytics?

Beh, puoi guardare le FAQ di Google oppure puoi leggere il seguente articolo di Insight Marketing… 

La sezione Report

Parliamo ora della sezione Report. Chi è che sa che cos’è?

Nessunə?!

Bene. Allora ve lo spiego io.

La sezione Report di Google Analytics 4 è la sezione in cui ci sono i report statistici sul tuo sito web.

Trovi una sezione iniziale, in cui puoi vedere il coinvolgimento dell’utente sul tuo sito web.

Puoi avere un’istantanea del comportamento degli utenti sul tuo sito web. Nella prima grafica della sezione Report, per esempio, hai la possibilità di sapere qual è la durata del coinvolgimento degli utenti.

E a cosa mi serve tutto ciò?

Semplice. Ti serve a capire quanto è coinvolto il tuo utente.

Sia però chiaro che si tratta di una media. Quindi se un utente va via subito e un’altro rimane 20 minuti sul tuo sito, Google fa una media e ti segnalerà che la durata del coinvolgimento è pari a 10 minuti.

Quindi se ho pochi utenti il dato è falsato. È corretto?

Esatto. Questo è un dato che diventa affidabile quando ci sono tanti utenti sul tuo sito web.

Ma anche se non hai tanti accessi, la durata del coinvolgimento è utile per sapere il grado di soddisfazione dell’utente, almeno a grandi linee.

Ah, capisco. E quali rapporti ci sono all’interno della sezione Report di Google Analytics 4?

Immagina di avere il negativo di una fotografia…

?? Il negativo di una fotografia?? Che cos’è?!

Roba di altri tempi, Marco…

Come tua mamma, io ricordo ancora le vecchie fotografie di carta. Quando facevi una foto, dovevi avere della particolare pellicola che andava tenuta ben lontana dalla luce del sole. Perché altrimenti le foto sbiadivano o non venivano proprio…

E cosa c’entra il negativo di una fotografia con i dati del mio sito web?

È più o meno la stessa cosa. Perché puoi trovare dati importanti per il tuo business.

Come dicevamo, puoi trovare la durata del coinvolgimento degli utenti sul tuo sito.

Ma poi puoi anche trovare:

  1. il canale di acquisizione degli utenti;
  2. la provenienza geografica dei tuoi utenti;
  3. quanti utenti sono attivi in un determinato periodo di tempo (giorno, settimana, mese);
  4. il grado di efficacia della tua strategia di comunicazione;
  5. quali sono le pagine più viste dai tuoi utenti;
  6. quali sono i principali eventi (es. visualizzazione di pagina, ecc.);
  7. il numero delle conversioni sul tuo sito web;
  8. quali sono i prodotti più venduti;
  9. se i tuoi utenti accedono al tuo sito web da desktop oppure da mobile.

Chiaramente il report sui prodotti più venduti ha senso solo ed esclusivamente se hai un e-commerce… Per gli altri è un report totalmente inutile.

Ci sono altre domande, Marco?

No, per ora no. Possiamo andare avanti.

La sezione Esplora

Passiamo quindi alla sezione Esplora.

Anzi, no… Voglio prima fare solo una piccola precisazione…

Nel precedente paragrafo ti ho descritto le tipologie di dati che trovi se clicchi sulla sezione Report dalla Home Page di Google Analytics. Ma poi puoi sempre approfondire ogni singola voce.

Quindi, dalla sezione Report puoi accedere per esempio a tutte le statistiche che riguardano l’acquisizione degli utenti del tuo sito. E così via.

Ma ora andiamo avanti e parliamo invece della sezione Esplora.

A che cosa serve, Chiara?

Per fare dei report personalizzati. Per esempio puoi vedere il percorso che compiono gli utenti sul tuo sito web.

E quindi puoi sapere cosa ottimizzare per aumentare le vendite.

Wow, Chiara! Ma che bello!

Si, è bello da vedere. Però chiaramente devi avere dei dati sensati prima di poter prendere delle decisioni sulla base di quei dati…

Se hai pochi utenti, non ti serve a nulla. Rischieresti di prendere delle decisioni non oggettive…

Ci sono altre domande?

No, per ora no, Chiara. Possiamo andare avanti…

Bene. Allora passiamo a parlare della sezione “Pubblicità”.

La sezione Pubblicità

Nella sezione “Pubblicità” immagino di trovare i dati relativi alla pubblicità sul mio sito web…

Si… Puoi decidere di collegare Google Analytics a Google Ads. E quindi puoi misurare quanto siano efficaci le tue sponsorizzate a pagamento…

Ma non mi bastano i dati che ci sono nell’account di Google Ads?

Si, ma puoi migliorare l’efficacia delle tue campagne pubblicitarie integrando i dati di Google Analytics.

E che dati trovo che su Google Ads non avrei?

Per esempio puoi sapere quanti devono essere i touch point prima di avere una conversione…

Touch points? Che cosa sono?

Sono i punti di contatto. L’utente, prima di potersi fidare di te, deve conoscerti. E lo fa vedendoti più volte sulla stessa piattaforma e in diversi luoghi.

Facciamo un esempio, Marco.

Antonio è un utente scopre il tuo blog sul calcio su Google perché ha cercato per esempio un commento dell’ultima partita e ha trovato il tuo interessante.

Il giorno seguente, Antonio decide di cercare un paio di scarpe da calcio per suo figlio e vede che sul tuo blog le vendi.

Antonio si sta solamente ancora facendo un’idea di quello che potrebbe andare bene per suo figlio. Quindi ancora non è pronto ad acquistare da te. Antonio però vede che hai una pagina Facebook e, siccome gli sono piaciuti gli articoli che gli hai presentato, decide di seguirti su Facebook.

Poi, dopo un po’ cerca ancora qualcosa sul calcio e decide di ritornare direttamente sul tuo blog. Antonio, infatti, sa già che sei una persona affidabile e quindi, anziché cercare su Google il tuo sito web, semplicemente digita il nome del tuo sito direttamente nella barra degli indirizzi.

Il tutto va avanti così fino a quando Antonio non avrà trovato il momento giusto per poter acquistare da te.

Chiara, ma che cosa c’entra questo con i touch point?

C’entra eccome. Perché il tuo sito web, Google, Facebook e i social media, ecc. sono i punti di contatto che l’utente ha con te.

Mentre invece un click su un link o un acquisto sono le cosiddette “conversioni”.

Se non hai conversioni, vuol dire che il tuo testo non è efficace.

Capisco. Quindi mi stai dicendo che – con un numero adeguato di dati – io posso creare delle campagne pubblicitarie più profittevoli e ottimizzare le risorse?

Si, esatto.

Wow!

Altre domande?

Nulla.

Bene. Andiamo avanti.

La sezione Configura

Passiamo ora alla sezione Configura.

A cosa serve questa sezione, Chiara?

Beh, qui, Marco trovi tutte le configurazioni degli eventi.

O meglio. Puoi stabilire quali eventi devono essere considerati come conversione e quali no.

Di default, l’unica conversione attivata è l’acquisto di un prodotto. Ma se hai l’iscrizione ad una newsletter, ti interessa sapere quanti utenti si iscrivono. E quindi anche il tasso di iscrizione è una conversione.

O facciamo ancora un esempio… Immagina che – come questo blog – tu decida di inserire dei link di affiliazione sul tuo sito web.

Per far in modo che tu possa ottimizzare le tue campagne, hai bisogno di sapere quanti utenti fanno click sui link.

Quindi in questo caso dovrai contrassegnare la voce “click” come conversione all’interno della sezione “configura” di Google Analytics 4.

Ah, capisco. Ma senti… vedo dal mio account di Google Analytics che all’interno della sezione “Configura” ci sono anche altre voci… Puoi dirmi a cosa servono?

Bene. Allora… La sezione “conversioni” è solo un riassunto di tutti gli eventi che sono stati contrassegnati come “conversione” all’interno della sezione “eventi”.

Poi c’è la sezione “Segmenti di pubblico”, dove puoi creare dei sottogruppi dei visitatori del tuo sito web per poi raggiungerli con contenuti mirati. Per esempio puoi creare un sottogruppo con gli utenti che hanno avuto accesso al tuo sito web negli ultimi 3 mesi per poi fare una campagna di retargeting.

(Se ti stai chiedendo che cos’è il retargeting, Marco, continua a seguirmi. Te lo dirò in uno dei prossimi articoli del blog).

Poi c’è la sezione “definizioni personalizzate” che ti permette di creare delle tue metriche specifiche per il tuo business. Per la maggior parte dei business è una sezione totalmente inutile.

E infine c’è la Debug View, che ti permette di riconoscere e risolvere i problemi di Google Analytics sul tuo sito web.

Questo è tutto.

Ok. Grazie.

Conclusione generale

Come contattare Chiara Scanavino
Foto: Chiara Scanavino

Bene. Siamo arrivati alla conclusione di questa guida approfondita su Google Analytics 4.

Spero che ti sia stata utile, Marco…

Si, certo. Ma perché proprio io?

Perché sei l’unico che è rimasto a seguirmi fino in fondo…

Si, ma c’erano anche altri… C’era Silvia. C’era Nessunə e c’era anche Anonimə…

Vero. Ma se ne sono andati via tutti prima. Hanno trovato prima le loro risposte.

Anonimə non vuole farsi riconoscere. Quindi è come se fosse un fantasma.

Nessunə c’è solo se lo vuole.

E Silvia… è andata a occuparsi del suo negozio…

Va beh, dai… Che cosa devo fare per la prossima volta, Chiara?

Nulla.

Come nulla?! Niente compiti?!

Non siamo a scuola. Quindi sta a te decidere che cosa devi fare per la prossima volta.

Va bene, Chiara. Allora seguirò il tuo consiglio. Non farò nulla.

Si, ma Marco… Se fai così il tuo blog non partirà mai…

Chiara, ma tu hai appena detto che non devo fare nulla. E io ho agito di conseguenza…

Bene. Allora ecco il controordine.

Ci hai ripensato?!

Si. Se non pensi di non aver nulla da fare, allora ti dò io da fare qualcosa, Marco.

Ecco in azione la signora maresciallo…

😀 No, meglio di no…

Comunque… per la prossima volta fammi un favore.

Sarebbe?

Seguimi sulla mia pagina Facebook, Chiara Scanavino – In viaggio verso te stessa (educazione digitale in Germania).

E perché dovrei?

Perché ho una sorpresa per te.

Non dico altro. Vedrai tutto nei prossimi giorni.

Buona giornata

Chiara Scanavino

#inviaggioversotestessa

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