SEO Tecnica per Negati 2022: Guida di Chiara Scanavino

SEO tecnica per negati
Uno dei primi passi per aumentare le visualizzazioni del tuo sito web è quello di fare la SEO tecnica. Scopri qui come farla.
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Tabella dei Contenuti

IMPORTANTE: Il seguente sito viene monetizzato con le affiliazioni. Cliccando sui link di colore verde e acquistando i servizi proposti, Chiara Scanavino ottiene una commissione.

Se vogliono aumentare i visitatori del loro blog sul calcio in modo organico, Marco, Andrea e Dario hanno bisogno di questo.

Intendo che hanno bisogno di fare la SEO, cara Silvia…

Chiara… mi stai mandando in pallone… Che cazzo è la SEO? Che cosa vuol dire “aumentare i visitatori del blog in modo organico”? E perché questo articolo si chiama “SEO tecnica per negati 2022: Guida di Chiara Scanavino”?

Bene. Allora seguimi che te lo spiego in questo articolo… 

Sia chiaro fin da subito: la seguente guida non pretende di essere esaustiva. Ed è pensata per principianti. Quindi non entrerò nei minimi dettagli di ogni cosa. Sarebbe un lavoro immane. Chiedo venia.

Comunque questa guida si chiama così perché esistono diversi tipi di SEO. E qui ci occupiamo della parte tecnica. Per il resto, continua a seguirmi…

Ok. Prima però presentati per chi ancora non ti conosce… E metti anche una tua foto, per favore… Voglio vedere le persone in faccia…

Va bene. Qui c’è una mia foto, scattata qui a Bonn il giorno prima che nascesse Jannis.

Chiara Scanavino

E in questo articolo, intitolato “Chi è Chiara Scanavino?“, trovi la mia presentazione.

Ma ora bando alle ciance. E parliamo della SEO…

Pronti, partenza, via!

Si, ma descrivi brevemente di che cosa parli nell’articolo… Almeno chi arriva qui può decidere autonomamente se continuare a leggere oppure no…

Ok. Allora… Se è solo per questo puoi dare un’occhiata all’indice, altrimenti detto TOC.

Comunque… Descriviamo che cos’è la SEO, come funziona Google e poi ci concentriamo sulla seo tecnica. Va bene così?

Bene. Allora… Se non hai altre domande, partiamo.

Che cos'è la SEO?

Questa è una domanda che mi sono posta anche io quando, nel 2014 mi sono trasferita definitivamente in Germania.

L’ho raccontato diverse volte, anche su questo blog.

Quando ho finito il mio soggiorno Erasmus a Düsseldorf, non riuscivo più ad adattarmi all’Italia.

Ed è per questo quindi che, una volta conclusi gli studi, mi sono trasferita definitivamente in Germania, dove ho trovato subito lavoro come traduttrice.

Lavoravo in un e-commerce che vendeva casalinghi online.

Ed è qui che ho “scoperto” la SEO.

Ok, Chiara… Ma quella in realtà non era la domanda… Potresti spiegarmi che cos’è la SEO?

Dunque… SEO è un acronimo inglese e significa Search Engine Optimization.

In italiano può essere tradotto come “ottimizzazione per i motori di ricerca”.

Quando pubblichi sul web, i tuoi contenuti vengono letti in tutto il mondo…

Chiara, ma che banalità… Lo so benissimo che ciò che pubblico online può essere visto in tutto il mondo…

Mah, allora, cara Silvia… Tanto banale come cosa non lo è.

Perché vedi… ciò che pubblichi online può essere letto in tutto il mondo ad una condizione.

O meglio a due.

E sarebbe?

Sarebbe che:

  1. la gente ti conosce e ti cerca sui motori di ricerca;
  2. il webmaster non abbia messo un geoblock…

Geoblock?! Di che cacchio stai parlando, Chiara?!

Beh, vedi, Silvia… È una cosa che non tutti sanno. Ma se vuoi puoi impedire che gli utenti provenienti da un certo Paese vedano il tuo sito web.

Ma che senso ha una roba del genere?!

Se intanto da quel determinato Paese ti arrivano persone che non sono in target con la tua offerta irresistibile, tanto vale bloccare alla fonte quel traffico… Non ti servirebbe a nulla…

Ah, capisco… Ma come posso fare una roba del genere?

Con SiteGround. Tra i vari servizi aggiuntivi offerti c’è anche quello.

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E poi attivi lo SiteScanner.

Ma questo è un altro discorso…

Dicevamo… I contenuti che Marco, Andrea e Dario stanno pubblicando sul loro blog sul calcio si vedono in tutto il mondo a patto che siano conosciuti e non abbiano messo un geoblock.

Quindi, se ti stai chiedendo qual è l’obiettivo della SEO, la risposta è quello di farsi conoscere da più persone e aumentare il traffico sul tuo sito web.

Per fare ciò, occorre però conoscere il modo in cui funziona Google. E quindi nel prossimo paragrafo ti parlerò proprio di quello, in modo tale che tu possa vederci chiaro. Ok?

Benissimo. Sono pronta.

Ecco come funziona Google

SEO tecnica per negati

Quando si parla di SEO non è possibile non parlare del signor Google. Così come – in Italia – se ti occupi di SEO – devi assolutamente conoscere Andrea di sos-wp.it.

Sia chiaro per chi ci sta leggendo, cara Silvia… Oltre ad Andrea, in Italia ci sono anche altri esperti di SEO competenti. Ti ho citato lui perché è uno dei personaggi più famosi. E anche perché quello che ho imparato sulla SEO lo devo anche grazie al suo blog.

Ma questo è un altro discorso…

Dicevamo. Quando si parla di SEO devi necessariamente parlare del signor Google.

Perché Google è il motore di ricerca più utilizzato nel mondo occidentale. Se vuoi avere delle statistiche su Google aggiornate al 2021, leggi questo articolo: https://megamarketing.it/25-statistiche-di-ricerca-di-google-da-aggiungere-al-piu-presto-ai-preferiti/. L’ho trovato oggi, 26.10.2022 alle h.10:47.

Ma ora andiamo avanti…

Google è il motore di ricerca più utilizzato nel mondo occidentale, mentre in Russia si usa Yandex e in Cina Baidoo.

Quindi, anche se in Europa si tende a fare la SEO per Google, a seconda di dove si trova il tuo pubblico dovrai fare anche la SEO anche per gli altri motori di ricerca.

Ma questo è un discorso a parte, che non voglio aprire qui. Perché? Perché intanto alla fin fine anche gli altri motori di ricerca seguono più o meno quello che fa il signor Google.

E visto che siamo in Europa, tanto vale occuparsi di Google.

Ok. Però non hai ancora detto come funziona Google.

È vero, Silvia. Hai ragione. Ecco quindi qui come funziona Google.

Dunque… Quando pubblichi un articolo sul tuo blog o una pagina sul tuo sito web, Google deve innanzitutto rilevare la presenza della nuova risorsa. E quindi si apre la fase di scansione, anche detta crawling.

E cosa avviene durante questa fase, Chiara?

Te lo racconto in un prossimo articolo.

Mamma mia… sempre così, Chiara… Mai una spiegazione come si deve…

Mmm, in realtà questa guida si chiama “SEO tecnica per negati 2022: Guida di Chiara Scanavino”. Quindi il crawling non è il tema di questo articolo… Ma ora andiamo avanti…

Una volta che Google ha rilevato la presenza di nuovi contenuti sul tuo sito web, la nuova pagina viene indicizzata dal motore di ricerca.

Devi immaginare Google un po’ come se fosse una grande biblioteca. Proprio come questa qui sotto:

immagina Google come una biblioteca

Prima di poter mettere a disposizione del pubblico i libri, occorre che qualcuno li cataloghi.

In una biblioteca, i libri vengono classificati in base al genere e vengono inseriti in modo alfabetico.

Successivamente, i dati come autore, titolo, anno di pubblicazione e così via vengono inseriti all’interno di un database che assegna al libro un codice che permetterà all’utente di trovare il libro che desidera nel momento che lo cerca.

Capisco, Chiara. Ma perché racconti cosa fa unə bibliotecariə?

Perché è una cosa che ho fatto anch’io.

Prima di finire la laurea triennale, ho fatto un tirocinio di 90 ore presso la biblioteca di lingue a Torino.

Ma al di là di questo…

Sapere cosa fa unə bibliotecariə aiuta anche a capire come funziona la SEO…

Soprattutto quando inizi e non ne sai nulla di nulla, pubblichi il tuo sito web sperando che arrivi gente tramite il signor Google.

Poi però ti accorgi che se cerchi il tuo sito nella barra di ricerca di Google, il tuo sito non appare. E quindi se sei proprio all’inizio la prima cosa che penserai sarà che il tuo sito / blog/ e-commerce non è stato indicizzato da Google, mentre invece non è così…

Chiara, mi stai mandando in pallone… non capisco dove vuoi arrivare…

Quello che voglio dirti, Silvia, è che se cerchi il tuo sito web su Google e non ti appare tra i risultati di ricerca, questo non significa che Google non abbia indicizzato la tua pagina web.

Probabilmente è solo molto indietro nei risultati di ricerca…

Ancora non mi è chiaro che cosa c’entra il lavoro dellə bibliotecariə…

Semplice. La fase dell’indicizzazione di un sito web su Google corrisponde a grandi linee a quella della catalogazione di un libro in una biblioteca.

Mentre invece il momento in cui il bibliotecariə posiziona il libro sugli scaffali della biblioteca corrisponde al posizionamento del tuo sito web nei motori di ricerca.

Come vedi sono due fasi diverse.

Ah, ok. Ora mi è più chiaro…

Bene. Sono contenta. Però le cose non sono ancora finite. Perché vedi… dopo la fase dell’indicizzazione ci sono ancora altre fasi. C’è:

  1. il ranking;
  2. il posizionamento.

E sarebbe?

La fase di ranking è quella immediatamente prima di quella di posizionamento. Durante il ranking, Google stabilisce per quali parole chiave deve essere posizionato un determinato contenuto all’interno della pagina dei risultati di ricerca (SERP).

Quindi, facendo un esempio concreto…

Se un utente cerca “scarpe da calcio per bambini”, Google guarda quali siti vendono o parlano di scarpe da calcio per bambini. E poi – sulla base di alcuni criteri come l’autorevolezza del sito web e la pertinenza rispetto all’intenzione di ricerca dell’utente – Google decide se mostrare all’utente anche l’articolo di Dario a proposito delle scarpe da calcio professionali o meno.

Sono stata abbastanza chiara?

Ma, finora tutto bene. Però puoi spiegarmi che differenza c’è tra il ranking e il posizionamento?

Del ranking ne abbiamo appena parlato. Quindi per ora non ci torno più su. Per quanto riguarda invece il posizionamento…

Il posizionamento è quella fase in cui Google stabilisce in quale ordine devono essere mostrati i siti web all’interno della SERP.

Chiara, che cos’è la SERP? E puoi farmi un esempio concreto?

SERP è l’abbreviazione di Search Engine Result Page. È la pagina dei risultati di ricerca su Google.

Per il resto, guarda l’esempio che segue.

Immagina che ci sia un utente che inserisce nella barra di ricerca la parola chiave “scarpe da calcio per bambini”.

Nel momento in cui presenta la SERP, Google dovrà decidere se:

  1. il sito A vada posizionato prima del sito B;
  2. il sito B vada posizionato prima di A;
  3. il sito C vada inserito in posizione 100;

e così via.

Ecco quindi che abbiamo spiegato che cos’è il posizionamento.

Ok. E in base a cosa Google stabilisce quale sito vada posizionato prima o dopo? E qual è il vantaggio di avere il sito in prima posizione, piuttosto che in ventesima posizione?

Beh, allora, Silvia… La seconda domanda è piuttosto banale.

Perché un sito che si trova nelle prime tre posizioni riceverà molti più click che non un sito in ventesima posizione su Google. E quindi non solo hai molti più visitatori. Ma guadagni anche molto di più…

Per questo tutti puntano ad avere il loro sito in pole position su Google…

Per quanto riguarda invece la prima domanda, ci sono 200 fattori di cui il signor Google tiene conto nel momento del posizionamento. Alcuni – i più importanti – li descriveremo anche su questo blog. Se poi ti interessa approfondire l’argomento, invece, clicca sul seguente pulsante.

Ok. Grazie mille, Chiara. Abbiamo finito?

Beh, allora… Finora abbiamo visto il funzionamento di Google. In modo molto riassuntivo e semplificato.

Perché tutto dipende da una marea di calcoli compiuti dall’algoritmo di Google.

Ed è una cosa nella quale non voglio addentrarmi…

Capisco… Comunque… mi lasceresti fare un breve riassunto di quanto detto finora? Così anche Marco, Andrea e Dario hanno le idee più chiare…

Ok. Ottimo.

Dunque… La SEO è l’ottimizzazione per i motori di ricerca. Che alla fin fine, nel mondo occidentale diventa l’ottimizzazione del proprio blog, sito web o e-commerce per Google, visto che è il motore di ricerca più utilizzato in quella parte del mondo. Se col mio sito web volessi raggiungere gli utenti russi, dovrei ottimizzarlo per Yandex. Mentre se volessi raggiungere i cinesi dovrei ottimizzarlo per Baidoo. Nella maggior parte dei casi però non serve farlo. Anche perchè gli altri motori di ricerca tendono a copiare quello che fa il signor Google.

Abbiamo detto che ci sono diversi tipi di SEO. E uno di questi è la SEO tecnica.

Si, bene. Vai avanti…

E poi abbiamo parlato di come funziona Google. Ma non ho capito perché fosse così importante sapere il modo in cui questo motore di ricerca funziona…

Ecco allora qui la risposta. 

Perché la SEO va ad agire su questi quattro aspetti, cioè:

  1. crawling (o scansione);
  2. indexing (o indicizzazione);
  3. ranking;
  4. posizionamento.

E quali sono gli aspetti più importanti da tenere in considerazione?

Tutti sono importanti…

Chiara!! È come dire che nulla è importante!!

È vero, Dario. Hai ragione.

Comunque… Senza scansione di una risorsa web, non ci può essere l’indicizzazione. E senza l’indicizzazione non ci possono essere né il ranking né il posizionamento.

Quindi, per prima cosa dobbiamo occuparci del fatto che Google veda correttamente il nostro sito web.

E poi dobbiamo fare in modo che il nostro sito venga indicizzato e si posizioni nel modo migliore.

È chiaro fin qui?

Tutto bene.

Bene. A questo punto possiamo passare a definire…

Che cos'è la SEO tecnica?

La SEO tecnica è quella parte della SEO che si occupa di favorire la scansione di un sito web da parte dei motori di ricerca. E in particolare da Google, come dicevamo più sopra.

Quindi in concreto che cosa fa?

Fa in modo che il tuo sito web / blog / e-commerce sia visibile dai motori di ricerca e possa essere indicizzato.

Perché vedi, Marco… Potreste anche avere un sito super figo. Ma se vi dimenticate di togliere la spunta all’opzione “scoraggia l’indicizzazione da parte dei motori di ricerca” all’interno di WordPress, il vostro sito non potrà mai essere trovato dai bot di Google e quindi indicizzato… È abbastanza chiaro?

Beh, si… più o meno… Come dove trovo la voce di cui stai parlando, Chiara?

Vai all’interno del backend del tuo sito web WordPress e scegli la voce “impostazioni” > “lettura”. Al fondo della schermata che ti si apre, prima del pulsante per salvare le modifiche, trovi il checkbox da spuntare.

SEO tecnica

Se è così come nell’immagine che vedi qui sopra, allora i bot di Google (altrimenti noti anche come spider, perché ricordano un ragno che costruisce la sua ragnatela) verranno a visitare regolarmente il tuo sito per vedere se ci sono aggiornamenti o nuovi contenuti.

Ok. Finora è chiaro. Di che cosa si occupa d’altro la SEO tecnica?

Beh, allora… detto onestamente sarebbe un tema enorme. E in gran parte sono aspetti anche molto avanzati.

La SEO tecnica infatti tiene conto anche di aspetti come:

  1. la presenza di redirezionamenti e/o di pagine 404;
  2. i Core Web Vitals, di cui parleremo un’altra volta;
  3. la frequenza di rimbalzo;
  4. il file robot.txt;
  5. la sitemap.

Alcuni di questi aspetti sono di fondamentale importanza. Altri, come per quanto riguarda i Core Web Vitals, sono per utenti più avanzati. Anche se ottimizzare questi aspetti permette di scalare meglio la vetta di Google, non è fondamentale che tutto sia perfetto fin da subito.

E comunque bisogna anche fare in modo che il sito non sia sovraottimizzato. Perché non va bene nemmeno quello. Ma questo è un altro discorso…

Ci sono domande?

Beh, si… Certo…

Come si fa concretamente la SEO tecnica?

Beh, allora… Come prima cosa ti scegli un piano di hosting che sia di qualità, Marco… Ma se hai seguito le mie indicazioni nella guida SiteGround per Negati 2022: Tutorial di Chiara Scanavino, sei già sulla buona strada.

(Se ancora non l’avessi fatto, fallo ora: acquista un piano di hosting SiteGround con il 76% di sconto sulla tariffa del primo anno.)

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Dopo di ché, sul tuo sito dovrai installare un plugin per la SEO, che ti permette di gestire le redirezioni (redirect) e di monitorare le pagine 404.

E cosa installo?

In circolazione ce ne sono tanti. Ma io personalmente consiglio RankMath. È quello che utilizzo anche su questo sito.

Di questo te ne parlerò però in modo più approfondito un’altra volta.

Ok. E poi?

E poi devi:

  1. collegare il tuo sito web alla Google Search Console (ovviamente dopo aver creato un account apposito per il servizio, che è gratuito);
  2. caricare il file robots.txt nella cartella index.html del tuo sito web;
  3. creare la sitemap e inviarla a Google tramite la Google Search Console.

Chiara, ma stai parlando di nuovo arabo… Mi stai mandando in pallone… Non ci capisco nulla…

Eh, guarda, Marco… Ti capisco benissimo. Anch’io non ci capivo nulla, quando ho iniziato a occuparmi del mio sito web. Però poi col tempo ci ho fatto la mano…

Comunque… Che cosa c’è di non chiaro?

Come si crea il file robots.txt?

Apri l’editor del tuo computer e inizi a scrivere i seguenti comandi:

Useragent: *

Allow: /

Sitemap: nomesitemap.xml

Dopo di ché salvi quello che hai appena scritto come “Robots.txt” e carichi sul tuo sito.

Si, ma come lo carico?

Entri nel tuo account SiteGround e poi vai nella sezione SiteTool > Sites > File Manager e poi carichi lì sopra il tuo file robots.txt.

Non ci sono cartelle specifiche in cui devi caricarlo. Caricalo all’interno della schermata che trovi quando apri la sezione File Manager in SiteGround.

Ok. E la Sitemap che cos’è?

È un file che contiene tutte le URL che compongono il tuo sito web. Puoi chiamarla come vuoi. Ma è importante che sia in formato xml.

Uffa… Non ci capisco una mazza… Che cos’è un URL? E che cos’è il formato XML?

Dunque… Non ha nessuna importanza che tu non sappia che cosa sia il formato xml. Se vuoi sapere cosa significa, cerca su Google.

E l’URL è questa qui sotto:

esempio di dominio di un sito web

E come la creo la sitemap? E come la invio a Google?

La crei con il tuo plugin per la SEO. Quindi con RankMath.

Poi vai all’interno del tuo account di Google Search Console (che chiaramente hai creato prima e di cui ti parlerò in un altro articolo) e cerchi la sezione “Sitemap”.

Lì devi semplicemente fare copia e incolla delle varie sitemap. E poi Google vede e provvede a indicizzare.

Mhmmm, mi sembra una cosa macchinosa…

Lo capisco. Comunque in un prossimo articolo ti spiego passo passo come fare. Promesso.

Ok. C’è altro da fare?

No. Le cose veramente importanti sono concluse.

Potresti metterti a ottimizzare i Core Web Vitals, ma come dicevo non è importante farlo da subitissimo.

E se hai un sito nuovo di zecca non devi preoccuparti di fare i redirect. Quindi possiamo dire che questa parte è conclusa.

SEO tecnica per negati 2022: Conclusioni della Guida di Chiara Scanavino

Dunque, Silvia, Marco e Andrea… Siamo giunti al termine di questa guida per negati sulla SEO tecnica. Avete domande?

No, tutto a posto, Chiara…

Sicuri?

Mah, si, no, non so, forse…

Dimmi pure Silvia…

Che cosa devo fare io?

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E io che cosa devo fare, Chiara?

Chi parla qui?

Marco…

Metti in pratica quello che ho detto qui sopra.

E io, Chiara?

Fai lo stesso, Andrea.

E io, Chiara?

Se hai domande, scrivi un commento qui sotto, Dario. Te ne sono molto grata.

Agli ordini, signorsì!

Bene. Ora siamo davvero alla fine.

Se avete ancora domande, scrivetemi nei commenti qui sotto.

Per il resto ci vediamo nei prossimi giorni per la prossima lezione.

A presto

Chiara Scanavino – In viaggio verso te stessa

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