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“Vanità delle vanità: tutto è vanità.” (Qoelet 1,2).
Chiara, ma perché apri questo post con questa frase della Bibbia?
Perché trovo che sia perfettamente calzante per questo post.
In fondo, volevo parlare delle vanity metrics.
Ok, Chiara. Ma dovevi per forza scomodare la Bibbia? Io non sono poi così religiosə…
E io perché non dovrei citarla? Anche da lì si possono trarre degli insegnamenti…
E poi… credo nella libertà di pensiero. Quindi per me puoi essere benissimo quello che vuoi…
Da ogni libro che leggi puoi trarre degli spunti di riflessione… Non è che se leggi la Bibbia o il Corano allora devi diventare subito cristianə o islamicə… Ma questo è un altro discorso…
Chiara, ma tu l’hai letta la Bibbia?
Solo alcuni libri. Ho dovuto farlo anche per studio. La letteratura europea è strapiena di riferimenti alla Bibbia. Comunque…
E che cosa ne pensi della Bibbia?
Preferisco non rispondere a questa domanda…
Perché, Chiara?
Perché non voglio sempre e solo attirare l’attenzione su di me…
Chiara, ma è successo qualcosa?
Ho ricevuto un bel po’ di critiche per il post che ho pubblicato sull’amicizia ai tempi dei social network…
Chiara, lascia perdere… di critiche ne avresti ricevute comunque, qualunque cosa tu faccia…
Si, hai ragione, Silvia… Però non si può anche sempre provocare gli altri…
Si, ma ricordati che sei per tutti non sei per nessuno… Devi prendere una posizione…
È vero. Ma non sempre su tutto. Talvolta è meglio il silenzio…
Comunque… Possiamo andare avanti?
Si, certo. Ma prima presentati, per favore… Ricordati che ci sono anche il signorə Nessunə e il signorə Anonimə che vogliono sapere di te…
E chi te l’ha detto?
Ho le mie fonti… Comunque… ora presentati per bene e metti una tua foto.
Ok. Aspetta un attimo, Silvia…
Ciao!
Mi chiamo Chiara Scanavino e sono una copywriter multilingue. Ciò significa che scrivo testi pubblicitari in italiano, inglese e tedesco.
Se vuoi sapere qualcosa di più su di me, puoi:
- leggere l’articolo Chi è Chiara Scanavino?
- guardare il mio profilo LinkedIn
oppure, se vuoi sapere i miei risultati, puoi leggerti gli articoli qui di seguito:

Ecco i Risultati di Chiara Scanavino a Novembre 2022
Scopri qui quello che la copywriter multilingue in Germania Chiara Scanavino ha raggiunto a novembre 2022.


Chiara Scanavino racconta i suoi risultati di ottobre 2022
Ieri è iniziato un nuovo mese. E io ho deciso di fare un esperimento.
Chiara, ma di che cosa si tratta? E poi così, di punto in bianco, ad anno quasi finito?!
Scoprilo nel seguente articolo.
Chiara, ma manca la tua foto!
Come sarebbe a dire che manca la mia foto?! Nella copertina dei due post qui sopra ce ne sono due di foto…
Non c’è il due senza il tre…
Ok. Hai ragione. Ecco qui la terza foto di me…


Bene. Ora possiamo andare avanti…
Si, certo. Di che cosa volevamo parlare in questo articolo?
Ti spiego che cosa sono le vanity metrics e che cosa significano davvero. Sei prontə? Si parte!
Che cosa sono le vanity metrics?
Chiara, ma che cosa sono queste benedette vanity metrics?
Sono quelle metriche che servono a far vantare un po’ un brand…
Cioè?
Sono quelle metriche che non influenzano minimamente l’andamento di un business. Eppure tutti pensano che siano la chiave del successo…
Chiara, mi faresti degli esempi concreti?
Il numero di like di un post su Facebook.
Oppure il numero di follower su Linkedin, YouTube, Instagram &co.
Ma perché non determinano il successo?
Perché si può benissimo avere una marea di like ad un post eppure non riuscire a vendere assolutamente nulla.
E tu come lo sai?
Lo so per esperienza personale… Quando questo blog che stai leggendo parlava della Germania e quindi scrivevo post su Facebook su questo tema, avevo una marea di persone che metteva like o love ai miei post o che commentava. Tanti poi si iscrivevano alla mia challenge gratuita nel giro di ben poco tempo. Eppure, nonostante tutto, facevo fatica a vendere le mie lezioni di tedesco.
Perché, secondo te, Chiara?
Perché la gente mi seguiva per il mio stile di vita.
Gli interessava sapere della vita in Germania e basta. Di imparare il tedesco non gliene poteva importare nulla, nella maggior parte dei casi.
Challenge gratuita? Di che cosa parli, Chiara?
Era una lezione di prova gratuita, in cui facevo testare ai miei potenziali clienti il mio metodo. Dopo di che, se acquistavano entro le prime 48 ore, ricevevano uno sconto sull’importo totale. Altrimenti pagavano il prezzo intero.
E serviva a qualcosa che tu facessi tutto ciò?
Nella mia esperienza è una cosa che non è servita a molto. Perché anche se la gente era soddisfatta di quello che facevo, alla fin fine mi arrivavano soprattutto i cercatori di gratis.
Ed è una cosa che alla lunga ti fa perdere una marea di tempo ed energia.
Tu prepari tutto al meglio, perdendo tempo dietro queste cose e poi alla fin fine nessuno acquista.
Chiara, ma sii contenta se il signorə Nessunə acquista!
E perché dovrei esserlo, Silvia? In fondo non posso stare ad aspettare secoli che qualcuno si degni di darti la sua fiducia…
Ok, ma se hai soddisfatto il signorə Nessunə hai fatto bingo! Perché poi girano le voci di corridoio…
Si, ma se il signorə Nessunə non è in target, chi ti arriva col passaparola sarà anche lui fuori target. E poi comunque il passaparola non è un qualcosa che puoi controllare pienamente… Ma questo è un altro discorso…
Dicevamo… Il numero di like ad un post su Facebook o sui social network, il numero di commenti o il numero di follower NON determinano in alcun modo il successo del tuo business.
Ok. Ma allora perché tutti guardano al numero di reactions dei post di Facebook & co.?
Spieghiamo innanzitutto che cosa sono le reactions, Silvia… Giusto perché chi ci legge capisca di che cosa stiamo parlando. E poi rispondiamo alla domanda…
Dunque… le reactions sono quei pulsantini che vedi sotto i post su Facebook, LinkedIn, Instagram &co.
Esempi di reactions su Facebook sono queste che vedi qui sotto:


Mentre quelle che vedi nella foto qui sotto sono alcuni esempi di reactions su Instagram.


Chiara, ma le reactions su Twitter e LinkedIn?
È vero, Silvia. Ci sono anche loro. Ma non ho trovato una foto che potessi usare…
Comunque… dopo tutta questa carrellata di reactions…
Tutti guardano a quelle metriche (like, follower &co.) perché…
- alcuni sono ignoranti nel senso letterale del termine. Cioè non conoscono le logiche del social media marketing;
- alcuni sono insicuri e proiettano sul numero di like o di follower il loro bisogno di essere amati e riconosciuti;
- alcuni li considerano un indice di gradimento dei loro contenuti sui social. Perché li considerano l’unico modo per far arrivare il loro messaggio ai potenziali clienti. Anche se in realtà non è così… Ma questo è un altro discorso…
Ci sono altre domande?
Beh, si, Chiara… Mi spiegheresti…
Che cosa indicano davvero le vanity metrics?
Certo!
Questo è il significato dei
Like
ad un post:
Come vedi, quindi, il numero di like serve a soddisfare principalmente il bisogno di amore e approvazione di una persona o di un brand.
Anche se comunque il numero di like o love ad un post incide sulla frequenza con cui una persona vede un determinato post sui social.
Infatti, mettendo un cuore ad un post su Facebook, una persona vedrà più frequentemente ciò che qualcuno pubblica. Per Facebook, mettere un cuore ad un post indica che la persona ha una relazione più profonda e intima con qualcuno rispetto a quelli che hanno messo solo un like…
Capisco, Chiara. Ma perché i like ad un post sono delle vanity metrics?
Perché è così. Non tiene minimamente conto del fatto che c’è gente che non interagirà mai con i tuoi post. Anche per anni. Poi, di punto in bianco, decide di prendere il toro per le corna e diventa tuo cliente, senza che tu ne abbia mai avuto sentore prima…
È una cosa che è successa anche a me… Ci sono stati clienti che prima di diventare tali mi hanno seguita sui social per anni. Ma questo è un altro discorso…
Veniamo ora al
Numero di commenti.
Un post con tanti commenti può essere percepito in due modi…
O è un post che ha creato scompiglio e quindi la gente ha sentito il bisogno di dire pubblicamente la sua idea.
Oppure è un post in cui qualcuno si presenta come un esperto in qualcosa e chi commenta lo fa per confermare le competenze di quella persona.
Chiara, ma come fai a definire i commenti delle vanity metrics? I commenti sono importanti per avere un feedback sui prodotti venduti e anche sulle esigenze dei clienti!!
Tutto giusto, Silvia. Io però mi riferisco al NUMERO di commenti, non al commento in sé…
Perché vedi… si può benissimo arrivare alla vendita di un prodotto anche se un post non ha 1.000 commenti!
In quel caso, quindi, chi dà molta importanza al numero dei commenti è perché deve soddisfare il suo bisogno di conferme. E la stessa cosa vale anche per il
numero di share (= condivisioni) di un post.
Non sto qui a fare un paragrafo approfondito sul numero di condivisioni perché intanto non servirebbe…
E come fai a saperlo che non servirebbe, Chiara?
Perché dovrei ripetere le stesse cose che ho detto nel paragrafo precedente, quello sul numero dei commenti.
Capisco… Ma che cosa indica il pulsante di condivisione?
Indica la condivisione di idee o di ideali. Quindi chi condivide un post sui social sta dicendo che l’autore del post fa parte della cerchia di conoscenze e amici di chi sta condividendo…
Chi condivide un articolo è come se stesse presentando l’autore alla sua rete…
Chiara, ma se è così, allora chi si fissa sul numero di condivisioni di un post sta comunicando che vuole riconoscimento, non conferme…
In realtà è un po’ entrambe le cose… Perché chi vede che un post viene ricondiviso sui social ha la conferma che ci siano altre persone che condividono il contenuto del post. Quindi, in sostanza, si tratta di persone che hanno paura a stare con sé stessi… Hanno paura di essere soli…
Ah, ok. Ora capisco… Ma senti… che cosa vuol dire quando qualcuno clicca sul pulsante “segnalibro” in un post su Instagram?
Che trova utile e interessante il post pubblicato, ma che non ha avuto tempo di stare a guardarlo con calma o che lo salva come promemoria per il futuro.
Quindi perché sarebbe una vanity metrics?
Perché il numero di persone che cliccano su quel pulsante indica solamente che c’è una domanda latente per l’argomento del post. E nulla più.
Tu quindi ancora non sai se e quanti di quelli che hanno cliccato lì sopra diventeranno tuoi clienti.
È chiaro?
Chiarissimo, Chiara…
Bene. Allora possiamo arrivare alla conclusione…
No, mi dispiace… Ne manca un pezzo…
Quale?!
Più sopra hai detto che il numero di follower è una vanity metrics… Potresti scrivere due righe al proposito?
Ok. Ecco quindi perché il
numero di follower
è una vanity metrics…
Il numero di followers viene utilizzato da alcune aziende come una prova oggettiva dell’autorità di qualcuno. Può essere un brand o un influencer, non ha importanza… Agli occhi del signorə Nessunə, che non conosce le logiche del social media marketing, chi ha un profilo social con tanti follower è più autorevole di chi ne ha pochi. Quindi chi sta per lanciare un nuovo progetto imprenditoriale preferisce offrire una collaborazione con qualcuno che ha migliaia di follower perché pensa di riuscire a influenzare più persone e quindi di arrivare più velocemente alla vendita…
Tuttavia, la realtà è un’altra…
Perché vedi, Silvia… lo dicevamo anche più sopra… Si può benissimo avere una marea di like o di follower eppure non riuscire a vendere nulla.
Ok. Ma da che cosa dipende la cosa?
Dal motivo per cui la gente ti segue… Ma questo è un altro discorso…
E che cosa indica il numero di follower?
Chi bada tanto al numero di follower è una persona insicura e che vuole sentirsi parte di un gruppo.
Fa fatica a stare da sola, vuole essere ammirata e sentirsi potente…
Chiara, ma tutti noi vogliamo essere parte di un gruppo… L’uomo è un animale sociale…
Hai ragione, Silvia…
Ma non c’è bisogno di un gruppo di migliaia di persone… Si può benissimo essere autorevoli anche con un piccolo gruppo ben affiatato…
Comunque… ci sono altre domande?
No, per ora tutto ok.
Bene. Allora possiamo arrivare finalmente alla
conclusione.
Chiara, ma ti sei resa conto che manca una call to action su questa pagina?
Hai ragione, Silvia. Scusami tanto.
Va beh, comunque… Perché non mi parli di come è nata l’idea di questo post?
Semplice… Come dicevo nel post in cui parlavo dei miei risultati nel mese di ottobre 2022, ho deciso di far parte di una challenge promossa da una blogger tedesca, Judith di Sympatexter.com.
Il 20.12.2022 entro le h. 15 pubblicherò il resoconto annuale del 2022, qui sul mio blog.
E quindi, in questi giorni sto pubblicando dei post sul mio profilo Instagram per aumentare la mia visibilità.
Sei solo un’esibizionista! Chi vuoi che legga i tuoi post, Chiara?
Voglio che li leggano le persone giuste. Cioè i genitori che vogliono insegnare l’educazione digitale ai figli.
I tuoi testi fanno schifo. Vai dritta al punto…
Silvia, capisco perfettamente che i miei testi e le mie idee possano non piacerti…
Però lasciami dire che detto da te che i miei post fanno schifo lo trovo personalmente un complimento.
Cosa?!
Perché se questo testo ti fa schifo vuol dire che non sei in target. Quindi questo testo fa solamente bene il suo lavoro…
Äh? Un testo lavora?!
Certo che sì. Mi aiuta nell’acquisizione di clienti in target. Perché vedi… chi non è in target e vede questo testo se ne andrà per non tornare mai più. E questo mi permette di risparmiare un bel po’ di energia…
Infatti rimarranno solo le persone che sono in linea con i contenuti del mio blog, i quali condivideranno i miei contenuti con i loro amici e conoscenti e poi acquisteranno i prodotti e i servizi che offro sul mio sito.
Chiara, ma tu che cosa vendi?
Mi occupo di affiliate marketing. Quindi faccio conoscere alla mia audience i prodotti che uso tutti i giorni…
Non ho un prodotto mio.
Ma di quella roba non si vive…
Lo ammetto che non sia facile… Ma ci sono dei primi segnali incoraggianti.
Quali?
Il tempo di permanenza sul mio sito è aumentato. Quindi chi arriva sul mio sito trova interessante quello che scrivo.
E gradatamente stanno iniziando ad arrivare i click sui link.
Va bene, ma se poi nessuno acquista…
Prima o poi acquisterà anche il signorə Nessunə. E poi ci sono diversi modi per farsi pagare nell’affiliate marketing…
Sarebbe?
Ci sono programmi di affiliazione che ti pagano se c’è una vendita effettiva (e questo è l’obiettivo più duro).
Ma ci sono anche programmi in cui ti pagano se avviene l’iscrizione ad una prova gratuita. Come nel caso di
O ancora programmi in cui ti pagano per ogni click sui link di affiliazione.
Quest’ultimo è senza dubbio il modello con l’obiettivo più semplice, ma è anche quello più discutibile… ci sono anche dei bot che falsano le statistiche…
Ecco, Chiara… Te l’avevo detto che è tutta una truffa…
Mah, in realtà di persone che vivono di quello che ne sono parecchie, in giro per il mondo…
Mi fai degli esempi, per favore?
I siti di comparazione dei prezzi, come
O ancora personaggi come Salvatore Aranzulla…
Chiara!! Metti un po’ i piedi per terra, per favore… Tu non sei Salvatore Aranzulla…
Hai ragione, Silvia… E personalmente non mi interessa esserlo. Ma ciò non significa che non posso farlo anch’io, no?
Ah si, proprio tu che hai a malapena 250 persone al mese sul tuo sito…
Meglio soli che mal accompagnati… Comunque, da qualche parte devo pure iniziare…
E poi l’hai detto anche tu in questo video qui sotto che i due ingredienti per il cambiamento sono l’impegno e la pazienza…
E io credimi che ce la sto mettendo tutta per arrivare a guadagnare 10.000 EUR con le affiliazioni entro il 31.12.2023…
Chiara, ma se poi non funziona?
Attentə a quello che pensi… Perché esistono anche le profezie che si autoavverano…
Ma questo è un altro discorso.
Chiudiamo questo capitolo perché stiamo andando fuori tema…
Non ha senso che fino a poco fa parliamo di vanity metrics sui social media e poi passiamo a parlare di affiliate marketing.
È molto meglio se ci faccio un post a parte. Tuttavia, ti avviso che non sarà subito. Perché è un post che avrà molto più valore se lo scrivo quando ho i primi guadagni in mano…
Così puoi vantarti ben bene…
No. Posso solo dimostrare che il mio metodo funziona davvero.
I risultati potrebbero essere falsati…
Lo so bene. Ma io sono una persona onesta. Quindi se anche pubblico quanto ci avrò guadagnato non lo farò per vantare una vita che non ho. Chiaro?
Bene. Allora possiamo anche chiudere.
Buona giornata
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